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Pensioni, con Quota 104 assegno più leggero

Pubblicato il 27 Ottobre 2023

Taglio del 4 per cento per chi andrà via dal lavoro in anticipo col nuovo sistema previsto dalla manovra. Da gennaio ci vorranno almeno 63 anni di età e 41 di versamenti Inps. Il premio per chi non utilizza il meccanismo sarà assorbito in parte dal taglio dei contributi per tutti i dipendenti con redditi fino a 35mila euro lordi. Si allungano anche le finestre d’uscita

I lavoratori che dall’anno prossimo vorranno usufruire della ‘Quota 104’ cioè chi andrà in pensione avendo almeno 63 anni di età e 41 di contributi, avrà un assegno minore di diverse decine di euro rispetto a quello che prenderebbe se non utilizzasse il nuovo meccanismo di anticipo previsto con la manovra.

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Quanto si perde?

Il taglio viene calcolato in circa il 4 per cento e, quindi, potrà valere dai 40 a 100 euro in meno al mese se il bonifico dell’Inps è compreso fra i 1000 e i 2.500 euro lordi. Più bassa sarà l’età, maggiore sarà la perdita.

Lo scopo del provedimento

Con questo metodo, che innalza di un anno rispetto ad adesso il requisito anagrafico (fino a dicembre c’è Quota 103), diventa ancora più chiaro l’intento del governo di cercare di frenare gli esodi dal lavoro e, così, contenere la spesa previdenziale.

Per chi resta

Segue questa logica anche il premio, previsto sempre nella bozza della legge di Bilancio, a chi, pur avendo i requisiti per l’anticipo, rimane al suo posto. A questi dipendenti non verrà fatta pagare la quota di contributi che normalmente versano con lo stipendio. Un beneficio che vale per poco più del 9 per cento ma che in molti casi diminuirà di molto (riducendo i soldi risparmiati) perché ‘assorbito’ dallo sconto che il governo offre a tutti i dipendenti con reddito fino a 35mila euro lordi l’anno.

Prossima estate ci saranno i primi pensionati con ‘Quota 104’

Chi opta per ‘Quota 104’ dovrà aspettare la ‘finestra di uscita’ per più tempo; cioè passerà più tempo fra il giorno in cui si presenta la domanda di pensionamento e quello in cui effettivamente si potrà prendere la pensione. Tre mesi in più rispetto a ora, il che vuol dire che i dipendenti privati dovranno aspettare sei mesi, che diventano nove per quelli pubblici. Nella pratica, i primi ad andare in pensione con ‘Quota 104’ andranno in pensione la prossima estate.

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