PESCA, COLDIRETTI: UN PROGETTO PER PULIRE I FONDALI

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UNIFE E PESCATORI UNITI

Il progetto, per sensibilizzare ulteriormente i pescatori a raccogliere i rifiuti al fine di contribuire alla protezione degli ambienti marini ove si svolgono le attività di pesca, prosegue nel suo percorso.

I due ‘attori’ principali sono L’Università di Ferrara e Coldiretti Impresa Pesca Rovigo, ma anche i pescatori di Chioggia hanno avuto un ruolo importante.

Nei mesi scorsi, L’Università si è occupata di analizzare e campionare i rifiuti e di relazionarne i risultati, fornendo i dati necessari al fine di un approfondimento necessario a Coldiretti Impresa Pesca di passare all’attività divulgativa e informativa da presentare ai pescatori associati. L’obiettivo è quello di sensibilizzarli  maggiormente sull’argomento, cercando di aumentarne la consapevolezza in merito all’impatto dei rifiuti e  disincentivare l’abbandono in mare di reti e attrezzi.

Il primo passo della fase divulgativa avverrà mercoledì 28 aprile, alle 11, attraverso una conferenza stampa dove sarà invitata sia la stampa sia le amministrazioni comunali e il mondo ittico del territorio. I relatori presenti all’incontro saranno Alessandro Faccioli, responsabile Coldiretti Impresa Pesca, il direttore dell’Associazione Polesana Coldiretti, Silvio Parizzi, oltre al professor Michele Mistri dell’Università di Ferrara, che si è occupato di analizzare e campionare i rifiuti raccolti. Sarà, come detto, solo il primo passo che vedrà anche un ciclo di incontri rivolti alla sensibilizzazione per il mondo ittico, ma anche nelle scuole.

Il progetto rientra nelle iniziative dello sviluppo sostenibile della pesca e acquacoltura della Dgr.  973/2018 nell’ambito della programmazione Feamp Italia 2014-2020. L’obiettivo è quello di ripristinare aree marine degradate a causa dei rifiuti da pesca e non, presenti sui fondali e ridurre l’impatto delle reti fantasma sulla risorsa ittica.

“I pescatori – commenta Alessandro Faccioli responsabile di Coldiretti Impresa Pesca Venezia e Rovigo  –hanno tutto l’interesse a tenere pulito l’ambiente indispensabile per le loro attività. Non solo i pescatori devono evitare di disperdere rifiuti e di raccogliere quello che trovano per conferirlo nei contenitori posizionati nei porti, tutti dobbiamo cambiare le nostre abitudini per non arrivare a nutrirci di pesci che hanno ingerito microplastiche o nuotare tra isole di rifiuti in mare”.

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Redazione Venezia 1

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