Pubblicato il 4 Giugno 2025
Tragedia in Questura: un 30enne deceduto per arresto cardiocircolatorio
Un giovane di 30 anni è morto a Pescara dopo un malore sopraggiunto nei locali della Questura. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo si sarebbe sentito male dopo l’utilizzo del taser da parte della Polizia.
Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118 e il trasporto in ospedale, ogni tentativo di rianimazione è stato inutile. Il decesso è stato causato da un arresto cardiocircolatorio.
Il taser al centro delle indagini: sarà l’autopsia a fare chiarezza
Non è stata ancora accertata una connessione diretta tra l’impiego del taser e la morte del giovane. A stabilire le cause esatte del decesso sarà l’autopsia, già disposta. Nel frattempo, la Procura di Pescara ha avviato un’inchiesta, affidando le indagini alla Squadra Mobile.
L’arresto e il malore: la ricostruzione ufficiale
Intorno alle 11 del mattino, la Polizia ha fermato Z.R., 30 anni, dopo che il giovane sarebbe stato coinvolto in una lite in strada. Al momento dell’arresto, avrebbe opposto resistenza, spingendo gli agenti a fare uso del taser.
Una volta condotto all’interno della Questura, in attesa degli accertamenti di polizia giudiziaria, il 30enne ha accusato un improvviso malore. Immediato l’intervento dei soccorritori, che però non sono riusciti a salvargli la vita.
Nota ufficiale della Procura: “Indagini in corso”
In una comunicazione diffusa nel pomeriggio, la Procura della Repubblica di Pescara ha confermato che le indagini sono in corso per chiarire ogni aspetto della vicenda. Al centro dell’inchiesta, l’intero intervento delle forze dell’ordine e l’eventuale ruolo del taser nell’arresto cardiaco che ha portato alla morte del giovane.
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