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Catania, Plaja, revoca parziale del divieto di balneazione: ok ai bagni di mare alla foce del torrente Arci

Pubblicato il 23 Agosto 2024

Il divieto resta ancora in vigore nel tratto alla foce del torrente Forcile

Il sindaco Enrico Trantino, con una nuova ordinanza, ha revocato il divieto di balneazione emesso ieri (22 agosto). “Alla luce delle nuove analisi effettuate su un campione di acqua di mare prelevata presso lo sbocco del torrente Arci e della relativa certificazione con cui l’Azienda sanitaria provinciale ha comunicato il ripristino delle condizioni di balneabilità”, è spiegato in una nota del Comune. 

Le nuove analisi effettuate dall’Asp sui campioni prelevati presso lo sbocco in mare del torrente Forcile hanno certificato che i valori dei parametri per gli enterococchi rimangono oltre i limiti consentiti dalla normativa e pertanto rimane in vigore il divieto di balneazione per un raggio di 43 metri, in quel tratto della Plaja. 

Il sindaco sui social: “Niente allarmismi inutili”

E’ stato lo stesso sindaco che ha voluto spiegare la situazione con un lungo post dal suo profilo facebook. “Facciamo un po’ di chiarezza – scrive Trantino – per evitare ingiustificati allarmismi sullo sbocco dei torrenti Arci e Forcile. Come regola di natura tutti i corsi d’acqua devono sversare a mare o nei laghi. La presenza di due lidi alla foce dell’Arci ha indotto ultimamente il tribunale a disporre lo sbarramento, nonostante le obiezioni dell’Autorità di Bacino, per evitare che una diga provochi il riflusso delle acque verso la zona Industriale. La soluzione di mediazione è consistita nella realizzazione di un argine a altezza ridotta, che permetta il passaggio dell’acqua nel caso di aumento della portata dovuta alle piogge.
Da aggiungere che il canale è sottoposto a continui monitoraggi dall’università e da altri laboratori, che ci tranquillizzano sulla mancanza di condizioni di allarme e ci permettono di tenere i corsi d’acqua in continua osservazione. Naturalmente, per effetto di una prolungata siccità, il letto del torrente accumula escrementi di animali e altre sostanze che possono consentire il rilascio di sostanze che, in occasione di fenomeni meteorici più consistenti, finiscono in mare aumentando la carica batterica. Per questa ragione – continua il sindaco – ieri abbiamo disposto il divieto di balneazione nella fascia di cinquanta metri dalla foce dell’Arci e del Forcile”.

“Le analisi sono state ripetute questa mattina (23 agosto) fornendo riscontri più confortanti, che hanno indotto a revocare la condizione di non balneabilità. Come immaginavamo, dai riscontri odierni le analisi hanno dimostrato essere cessata la condizione di attenzione e abbiamo potuto rimuovere il divieto. Esso rimane – sottolinea il sindaco – in corrispondenza del Lido Nettuno, ove sfocia il Forcile, per una situazione un po’ più complessa che riguarda quello stabilimento, che richiede una straordinaria attività di manutenzione che il Demanio ci ha comunicato spettare al Comune. Probabilmente anche lì saremo in grado di revocare il divieto da lunedì. Da inizio stagione più persone hanno segnalato lo sversamento dell’Arci a mare, quasi fosse un fatto preoccupante. A meno che qualcuno non creda e dimostri che le analisi compiute dagli organi competenti siano false, non allarmiamoci inutilmente”.