Pubblicato il 4 Ottobre 2025
Dal 4 al 18 ottobre alla Galleria d’Arte Fil Rouge Project
“Poesia d’Amore 2.0” è una mostra che nasce dalla scrittura per trasformarsi in immagine, dove la parola si fa materia e la poesia diventa esperienza visiva. L’artista Marco Raineri, in arte MarkraIN, utilizza l’arte come narrazione interiore, come bisogno di dare forma agli stati d’animo e di rendere visibile ciò che spesso resta invisibile.
Fin dagli esordi, poesia e arte convivono nel suo percorso, fondendosi in un linguaggio che trasforma la solitudine in dialogo e l’esperienza individuale in riconoscimento collettivo. Le opere di MarkraIN coinvolgono chi osserva in un viaggio emotivo, invitando alla partecipazione e all’immedesimazione.
Il linguaggio come ponte tra parola e oggetto
Per MarkraIN, la parola è viva: si intreccia con il segno grafico e si posa su oggetti quotidiani, spesso umili, scelti per la loro forza evocativa più che per l’estetica. Così un tappetino si fa arazzo, uno spazzolone si trasforma in pennello, una boccetta custodisce parole non dette.
Attraverso questi gesti ironici e provocatori, l’artista scardina le abitudini percettive, aprendo lo sguardo a nuovi significati.
Nelle sue poesie grafiche, lettere, linee e colori si fondono fino a diventare un’unica trama visiva, mentre le installazioni ampliano questo linguaggio, trasformando lo spazio stesso in una pagina su cui scrivere.
Il cuore della sua ricerca resta la tensione verso la chiarezza e l’immediatezza, perché la comunicazione – con sé stessi e con gli altri – è il suo obiettivo principale.
Un percorso in evoluzione
La personale, che in origine portava il titolo “Poesie d’amore al primo che passa”, prende nome dall’omonima raccolta pubblicata da Raineri e già presentata a Palazzo Biscari e Palazzo Scammacca.
Oggi, nella sede della Galleria Fil Rouge Project, la mostra si arricchisce di nuove opere e installazioni inedite, che completano e ampliano il suo percorso artistico.
In un continuo equilibrio tra linguaggio e oggetto, gioco e provocazione, MarkraIN interroga la società, smascherando ipocrisie e abitudini consolidate. La critica riconosce nel suo stile un codice essenziale e denso, capace di unire ironia e profondità, leggerezza e riflessione.
Le sue opere creano cortocircuiti di senso tra significato e significante, invitando a riflettere sul valore della parola e sul potere del non detto.
Il risultato è un corpus coerente e potente, in cui poesia, disegno e installazione si fondono per dare vita a uno spazio di comunicazione e consapevolezza collettiva.
Eventi e appuntamenti
La mostra “Poesia d’Amore 2.0” sarà visitabile dal 4 al 18 ottobre presso la Galleria d’Arte Fil Rouge Project in via Firenze 229 B/C, Catania.
Il vernissage si terrà venerdì 4 ottobre alle ore 19.00, con una performance dal vivo dell’artista.
La serata conclusiva del 18 ottobre prevede invece una visita guidata con MarkraIN.
Il 10 ottobre, dalle 19.00 alle 20.30, si terrà un workshop creativo condotto dallo stesso artista: un laboratorio dedicato alla fantasia e alla creatività (posti limitati, su prenotazione).
Chi è Marco Raineri (MarkraIN)
Marco Raineri, nato a Catania nel 1996, dopo il liceo scientifico si laurea in Medicina e Chirurgia e oggi si sta specializzando in Psichiatria. Parallelamente, porta avanti la sua intensa ricerca artistica.
La sua vocazione emerge già a 11 anni, con la musica, per poi evolversi nella poesia e nel disegno. Con il tempo, il foglio diventa per lui uno spazio dove parola e forma si incontrano, e in seguito, lo spazio reale si trasforma in foglio, ospitando oggetti tridimensionali su cui scrivere versi e riflessioni.
Ogni opera è una metafora concreta, in cui il significato si scrive sul significante, fondendo parola e materia.
La sua arte è un atto di introspezione e trasformazione emotiva, che invita lo spettatore a riconoscersi e a riflettere.
A 26 anni riceve la diagnosi di Dislessia, Disortografia, ADHD e Alto Potenziale Cognitivo, caratteristiche che oggi considera parte integrante della propria identità e fonte di ispirazione.
Ha partecipato a numerose esposizioni personali e collettive e continua a portare avanti il suo obiettivo: far arrivare la sua arte a tutti, come linguaggio universale e condiviso.

