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Ponte sullo Stretto, la Corte dei Conti chiede chiarimenti sulla delibera Cipess

Pubblicato il 24 Settembre 2025

Le osservazioni dei giudici contabili

La Corte dei Conti ha acceso i riflettori sulla delibera del Cipess (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) che ha approvato il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina.
Secondo quanto emerge da un rilievo inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri dall’Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell’Economia e delle Finanze, la decisione del Cipess “non risulta adeguatamente motivata”.

I giudici sottolineano che, in un passaggio cruciale, la delibera avrebbe “trascurato una puntuale valutazione degli esiti istruttori”, limitandosi più a elencare le attività dei vari attori istituzionali che a un’analisi concreta, sia dal punto di vista fattuale che giuridico.

Richieste e tempi di risposta

Proprio per queste carenze, la Corte dei Conti ha ritenuto necessario ottenere chiarimenti e ulteriori elementi informativi.
Palazzo Chigi dispone ora di un massimo di 20 giorni per fornire la documentazione richiesta. In caso contrario, la Sezione competente potrà procedere “allo stato degli atti”, cioè sulla base del materiale già disponibile.

La posizione del Mit

Dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti viene ridimensionata la questione, definendola “una normale interlocuzione” con la Corte dei Conti.
Il Mit ha inoltre ribadito che “l’opera non è in discussione”, confermando la volontà politica di portare avanti il progetto. Fonte: LaPresse

1 commenti sun “Ponte sullo Stretto, la Corte dei Conti chiede chiarimenti sulla delibera Cipess

  1. Ancora rantoli dalla Leggenda in putrefazione
    Dalla Corte dei Conti non mi aspettavo niente di meno

    Perfino Ciucci ha ammesso che senza il progetto esecutivo non possono espropriare neanche una cuccia e tirar su un muretto, e che prima bisogna modificare i disegnini NON definitivi del ponte immaginario, al modico prezzo di 50 milioni di euro, per un totale di 100, per ottenere dei disegnini più consoni a pulircisi l’ano

    – tempo stimato millemila –

    poi si dovrà andare in cerca di un cojone con l’Alzheimer (l’ing. Cane è stato arrestato per esercizio abusivo della professione) che faccia e firmi il progetto di una campata lunga il 120 % in più del Record del MONDO, che collasserebbe per il peso proprio senza bisogno che qualcuno scoreggi, molto prima di essere completata.
    Nel frattempo ci saremo – fortunatamente – estinti.

    In concreto, la Corte dei conti è chiamata a pronunciarsi su un “progetto” che non esiste, ma se lo dicesse si scriverebbe la parola FINE sul buco nero di denaro pubblico che ha già ingoiato più di un miliardo di euro, e questo non va bene

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