Pubblicato il 10 Luglio 2025
Un pranzo costato 923 euro per quattro persone ha sollevato un’ondata di polemiche e discussioni tra i residenti e i turisti dell’isola di Ponza. La vicenda parte quando lo scontrino di un pasto al ristorante “Rifugio dei Naviganti” ha cominciato a circolare in diverse chat social. Il conto di 923 euro per quattro persone, che includeva antipasti e scialatielli all’aragosta, è stato criticato da molti, tanto che qualcuno ha invocato l’intervento della Guardia di Finanza.
I Dettagli del Pranzo
Il pranzo ha incluso scialatielli all’aragosta, per un totale di 759 euro, e due bottiglie di biancolella delle Cantine Migliaccio, ciascuna al prezzo di 60 euro. Il ristorante, situato nella zona di Sant’Antonio, è noto per il suo piatto a base di aragosta, che, come spiegato dal gestore, Mario Coppa, ha un costo elevato per via della sua qualità. In particolare, l’aragosta fresca costa 230 euro al chilo, e ogni commensale ha scelto aragoste da 825 grammi, un’opzione che ha inevitabilmente alzato il costo finale del pranzo.
La Difesa del Ristoratore
Il direttore del ristorante ha spiegato che i prezzi applicati sono giustificati dalla qualità e freschezza dei prodotti. “L’aragosta è la nostra specialità,” ha dichiarato Coppa. “La portiamo viva al tavolo e la mostriamo ai clienti, che possono vedere il peso esatto e scegliere in tutta trasparenza.” Il ristoratore ha aggiunto che, nonostante le difficoltà che può causare l’alto prezzo, spesso i clienti, dopo aver scelto il piatto, si lamentano del costo finale. “Investo anche per il pubblico. Ho rifatto tutta la piazzetta dove si trova il ristorante, è un posto bellissimo,” ha continuato Coppa.
Il Ruolo della Guardia di Finanza
La Guardia di Finanza di Latina ha smentito categoricamente che sia stato avviato un controllo, chiarendo che non vi era stata alcuna segnalazione ufficiale in merito. Questo ha ulteriormente alimentato il dibattito sull’equilibrio tra qualità e prezzo nei ristoranti turistici di Ponza.
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Se non te lo puoi permettere, mangia a casa. Quando ti viene detto il prezzo per chilo non è uno scherzo.
Ponza.
Non ci vado più da anni, troppo cara per me.
Se vuoi fare il fico a Ponza poi devi pagare e tacere.
Al limite non ci torni più.
Cinquanta euro in più o in meno non fanno la differenza.
Per me il prezzo è equo considerando l’ aria che tira a Ponza.