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Prato, spara alla testa a cinese per rapinarla: la donna è in fin di vita

Pubblicato il 18 Aprile 2025

La 46enne è in fin di vita.

Una donna cinese di 46 anni è ricoverata in fin di vita all’ospedale di Prato colpita da un colpo d’arma da fuoco alla testa durante un tentativo di rapina. La procura pratese, diretta dal procuratore Luca Tescaroli, ha aperto un fascicolo per tentato omicidio e per rapina aggravata. Le indagini per risalire al connazionale rapinatore sono state delegate alla squadra nobile della questura. Nella notte (18 aprile) intorno alle ore 1,30 circa, è stata trovata la cittadina cinese con il volto insanguinato che chiedeva aiuto.

Una prima ricostruzione

I primi accertamenti compiuti, spiega il procuratore Tescaroli in un comunicato, hanno consentito di comprendere che un uomo cinese, salito a bordo della vettura della vittima, in via Pistoiese a Prato, e sedutosi sui sedili posteriori, si era fatto accompagnare a Vaiano. Giunti in una strada isolata del comune della provincia di Prato l’uomo, con una guaina, ha stretto con forza il collo della donna, producendo un solco evidente, per costringerla a effettuare un pagamento con il wallet del suo cellulare per indurla a trasferire la somma di 10.000 euro. Alla vista di una pattuglia dei carabinieri, l’autovettura si è diretta alla volta di Prato. L’operazione di trasferimento non è riuscita e il cinese ha estratto una pistola e ha sparato alla testa della 46enne, quindi ha prelevato il cellulare della vittima e si è allontanato dalla vettura. La donna soccorsa è stata ricoverata in terapia intensiva all’ospedale pratese, dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico, anche per estrarre l’ogiva rimasta nei tessuti riposti in corrispondenza dell’inizio della gola. La donna si trova attualmente in gravi condizioni e la prognosi è riservata. L’autore del delitto, spiega il comunicato della procura, “secondo le frammentarie indicazioni fornite dalla vittima nell’immediatezza del fatto, era stato da lei conosciuto al locale ‘Number One’ di Prato, dove lavorava. Fonte LaPresse. Foto di repertorio

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