Pubblicato il 10 Luglio 2025
Il misterioso decesso di Adriano Gneo, avvenuto il 2 luglio scorso a Roma, ha sollevato numerosi interrogativi, portando la procura di Roma ad aprire un’inchiesta per omicidio. Il 48enne è stato trovato senza vita sotto la sua abitazione, in via Pietro Cardella, nel quartiere di Grotte Celoni, dopo essere precipitato dal terrazzo del condominio dove viveva. La notizia della morte è emersa solo una settimana dopo il fatto, alimentando ulteriori dubbi sulle circostanze che hanno portato alla tragedia.
Una lite violenta precede la caduta
Secondo le prime ricostruzioni, la vittima avrebbe avuto un’accesa lite con un uomo, che sarebbe stato l’aggressore. Dopo la discussione, Gneo sarebbe stato rincorso fino alla terrazza condominiale, da dove poi è caduto, forse nel tentativo di sfuggire dalla furia del suo aggressore. P.R., un uomo di 59 anni, conoscente della vittima, è stato iscrittp nel registro degli indagati per omicidio, ma ancora non sono chiare tutte le dinamiche dell’episodio.
I dettagli delle lesioni e del possibile movente
L’analisi del medico legale, autorizzata dalla sostituta procuratrice Claudia Alberti, ha rivelato che Gneo presentava delle lesioni da aggressione. In particolare, un foro sul gluteo, compatibile con un colpo sparato da una pistola soft air, suggerirebbe che Gneo sia stato colpito prima di cadere. L’ipotesi che il debito di 60mila euro possa essere alla base della lite, e quindi del possibile omicidio, sta prendendo piede tra gli investigatori. Gneo, infatti, avrebbe dovuto dei soldi proprio al suo conoscente, P.R..
La versione dell’indagato
Il 59enne, P.R., ha dichiarato che la morte di Gneo sarebbe stata il risultato di un gesto estremo, con il giovane che, dopo una discussione sulla somma di denaro, si sarebbe volontariamente gettato nel vuoto. Tuttavia, questa versione non ha convinto completamente gli inquirenti, soprattutto alla luce di accertamenti bancari che suggerirebbero che Gneo abbia effettuato dei pagamenti tramite bonifico su richiesta di P.R., ma i soldi non sono stati utilizzati per saldare il debito come promesso.
Indagini in corso
Gli investigatori stanno ancora cercando di chiarire ogni aspetto di questa vicenda. Durante la perquisizione dell’abitazione di P.R., sono stati sequestrati documenti, computer e carte di pagamento elettroniche. Inoltre, è stata trovata una pistola soft air, il che solleva ulteriori dubbi su quanto accaduto quella notte. Al momento, P.R. è indagato a piede libero per omicidio e la Procura continuerà a lavorare per fare luce su quanto accaduto.
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