Pubblicato il 30 Aprile 2025
Totalmente assorto in quello che stava facendo, ovvero pregare. Una scena che ha attirato sicuramente l’attenzione di molti quella verificatasi ieri sera, intorno alle ore 19 e 30, in zona Ferro di Cavallo, a Sezze.
Un uomo, evidentemente di religione musulmana, si è fermato in mezzo ad un marciapiede, ha adagiato a terra un tappetino, si è tolto le scarpe ed ha iniziato la sua preghiera rivolto verso est, in direzione della Mecca.
La cosa non ha arrecato danno a nessuno, ma è apparsa quantomeno singolare alle tante persone che, ad ogni ora del giorno, passano da quelle parti tanto a piedi quanto in automobile.
Una volta finito, ha raccolto le sue cose e si è allontanato.
Per i musulmani osservanti, le preghiere, conosciute come Salat, sono uno dei cinque pilastri dell’Islam e sono un atto di adorazione e di comunione con Allah. Si svolgono cinque volte al giorno, ad orari specifici, e comportano movimenti rituali e recitazioni di versetti coranici. Nel caso raccontato si trattava della preghiera del tramonto.
Un segno del cambiamento dei tempi, senza dubbio; per i cattolici il momento della preghiera è qualcosa di intimo, che va osservato in ambito diverso, magari più consono e intimo, non certo in mezzo al caos che c’è in una strada così trafficata. Evidentemente la persona, che non è certo un habitué delle preghiere per strada (a quanto ci risulta è la prima volta che viene avvistato), si è trovato ad avere l’impellenza di pregare e la certezza che non avrebbe fatto in tempo a tornare a casa… Magari la prossima volta presterà maggiore attenzione all’orario.

