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scuola

Preside di Torino a processo per presunti maltrattamenti a studente disabile

Pubblicato il 19 Settembre 2025

Accuse di omissioni gravi nell’assistenza

La dirigente di una scuola media di Torino è finita a processo con l’accusa di maltrattamenti, dopo che un alunno con una grave patologia non avrebbe ricevuto il supporto necessario durante l’anno scolastico 2021-2022.
Secondo l’indagine coordinata dalla sostituta procuratrice Antonella Barbera, per mesi sarebbero mancati professionisti qualificati, e in almeno un’occasione il ragazzo sarebbe rimasto con gli abiti sporchi di urina per l’intera giornata.

Deambulatore inutilizzato e igiene trascurata

La dirigente è accusata di non aver garantito la formazione specifica al personale sull’uso del deambulatore, costringendo così lo studente a restare tutto il giorno sulla sedia a rotelle.
Le contestazioni riguardano anche la mancata vigilanza sull’igiene del minore, che avrebbe vissuto in condizioni ritenute insopportabili.
La madre del ragazzo, parte civile con l’avvocata Gabriella Boero, sostiene che al figlio sia stato impedito di utilizzare il deambulatore, limitandone ulteriormente l’autonomia.

La difesa della dirigente scolastica

In aula, la preside ha parlato di “caso molto complesso”, affermando che la scuola non ha ricevuto il necessario supporto dalla Asl.
“Nessuno ci ha fornito direttive o personale specializzato”, ha dichiarato, spiegando di aver selezionato due insegnanti di sostegno uomini per le esigenze fisiche del ragazzo, ma che sarebbe servita una formazione specifica.
La dirigente ha raccontato di aver chiesto l’invio di un operatore sociosanitario, ricevendo però risposta negativa.
“Non posso obbligare i docenti a usare il deambulatore”, ha aggiunto, sottolineando la volontà di tutelare sia l’alunno sia il personale scolastico.

Attesa la sentenza

Spetterà ora ai giudici stabilire eventuali responsabilità, valutando anche il ruolo di altri enti coinvolti.
La sentenza di primo grado è attesa nelle prossime settimane.

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