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Prima campanella in Lombardia: più insegnanti in cattedra ma 18mila studenti in meno

Pubblicato il 12 Settembre 2025

Un avvio non uniforme

La prima campanella in Lombardia ha suonato in modo disomogeneo. Sebbene la data ufficiale fosse prevista per oggi, diverse scuole hanno anticipato l’apertura già ieri, come il liceo Berchet e il San Carlo, alla presenza del sottosegretario all’Istruzione Paola Frassinetti, dell’assessore regionale Simona Tironi e della direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Luciana Volta.

Più insegnanti in cattedra

Volta ha confermato che quest’anno si parte con una copertura delle cattedre migliore rispetto al passato:

  • 6.500 docenti assunti a tempo indeterminato
  • grande sforzo sul sostegno, definito “un fiore all’occhiello”
  • rinunce ridotte al 10% rispetto alla media del 30% degli anni precedenti

Nonostante i progressi, rimane il problema del caro-vita che scoraggia molti insegnanti dal trasferirsi in Lombardia.

Misure per i docenti

Frassinetti ha ricordato che il ministro Valditara e il vicepresidente Salvini hanno discusso del possibile inserimento degli insegnanti nel piano casa, oltre all’estensione della polizza sanitaria come misura di sostegno alla categoria.

Alle immissioni a ruolo si aggiungono:

  • oltre 20mila supplenti già convocati
  • 4.000 nuove assunzioni ATA
  • 213 funzionari di alta specializzazione
  • 59 nuovi dirigenti scolastici

Restano da coprire circa 60 reggenze, ma Volta ha assicurato che anche il tempo pieno potrà partire regolarmente, con ritardi minimi di “un giorno o due”.

Calo degli studenti

Il quadro generale, però, evidenzia un calo costante della popolazione scolastica:

  • 53.367 classi, oltre 600 in meno rispetto a un anno fa
  • quasi 18mila studenti in meno in dodici mesi
  • a Milano rimangono 337.405 iscritti, poco più di un milione in tutta la Lombardia

Secondo Volta, non si tratta più di una semplice tendenza ma di una certezza demografica.

Le nuove sfide

Quest’anno il tema centrale è il divieto di utilizzo dei cellulari in classe e durante l’intervallo. Sorprendentemente, alcune indagini hanno mostrato che molti studenti si sono detti favorevoli alla misura.

Parallelamente, la Regione punta a rilanciare i Licei Classici, sempre meno attrattivi, e rivendica il proprio ruolo nella riforma del 4+2. L’assessore Tironi ha ricordato che in Lombardia ci sono oltre 60mila ragazzi in formazione e più di 10mila iscritti agli ITS Academy, sottolineando come la regione sia stata pioniera in questo modello educativo.

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