Pubblicato il 8 Novembre 2024
“Se avesse assunto tutto l’alcol che lei ha dichiarato sarebbe stata in una condizione di quasi coma etilico”. E’ quel che, secondo quanto è stato appreso dall’Ansa, avrebbe affermato medico legale Marco Salvi, consulente della difesa degli imputati Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta.
Il medico è stato ascoltato nell’udienza a porte chiuse per enunciare le sue analisi sulla base delle dichiarazioni della studentessa italo norvegese, presunta vittima di violenza sessuale di gruppo nella notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 nella villetta a schiera di proprietà della famiglia Grillo a Porto Cervo.
Secondo il professionista, la ricostruzione sull’alcol assunto dalla studentessa “non sono realistiche, perché smentite da elementi precisi come le condizioni di malessere in cui si sarebbe dovuta trovare la presunta vittima, i filmati dei cellulari in cui si vede un individuo che ha un’autonomia posturale che altrimenti non sarebbe spiegabile”.
La presunta vittiima, anche nell’udienza di un anno fa, aveva dichiarato di aver consumato alcol nel corso della serata trascorsa in Costa Smeralda, prima con amici nel lounge bar Zamira della Promenade du Port di Porto Cervo, poi nella discoteca Billionaire dove aveva incontrato il gruppo di genovesi.
La quantità descritta, secondo il medico, sarebbe stata ampiamente superiore ai 4 grammi per litro, quindi “quasi coma etilico”.
Inoltre, continua l’Ansa, Il medico legale ha poi analizzato le fotografie che ritraevano dei lividi presenti sul corpo della presunta vittima. Lividi che, stando alle sue confutazioni dell’esperto, non sarebbero compatibili con la stretta da parte di mani, ma sarebbero segni posteriori all’episodio di metà luglio.

