Pubblicato il 14 Febbraio 2025
Un’importante udienza presso il Tribunale di Latina ha fatto emergere nuovi sviluppi nell’inchiesta legata allo scandalo Karibu, con al centro accuse di evasione fiscale, autoriciclaggio e bancarotta fraudolenta.
Le Indagini della Guardia di Finanza
Durante l’udienza, un investigatore della Guardia di Finanza di Latina ha illustrato il complesso intreccio di società collegate alla cooperativa Karibu, impegnata nell’accoglienza dei migranti. Gli accertamenti hanno evidenziato flussi di denaro verso l’estero, spese non giustificate e l’utilizzo di società come Jumbo Africa, descritto dagli inquirenti come uno “strumento elusivo” per deviare fondi pubblici.
La Gestione dei Fondi e i Prelievi in Contanti
Dai dati emersi, due milioni di euro sarebbero stati prelevati in contanti nell’arco di tre anni, mentre 500mila euro sarebbero stati trasferiti all’estero. Tra le spese contestate figurano cene di lusso, acquisti di borse di marca, gioielli e persino attrezzature agricole per la lavorazione del pomodoro in Ruanda, ritenute estranee alle finalità della cooperativa.
Acquisti di Immobili all’Estero
Nel corso dell’udienza è stato fatto riferimento anche all’acquisto di immobili in Belgio e Bruxelles da parte di Liliane Murekatete, ipotizzando potessero essere utilizzati come sedi secondarie della Karibu. Le distrazioni di denaro complessivamente accertate ammonterebbero a circa due milioni di euro.
Prossime Udienze e Revoca degli Obblighi di Firma
Il Collegio Penale di Latina ha aggiornato l’udienza al 5 e 26 giugno, date in cui sarà dato spazio all’esame delle difese. Intanto, è stata accolta la richiesta dei legali degli imputati: Marie Therese Mukamitsndo, Liliane Murekatete e Michel Rukundo non avranno più l’obbligo di firma.

