Pubblicato il 20 Ottobre 2025
Confermato il contributo anche per il 2026
Il Reddito di Libertà sarà disponibile anche nel 2026, garantendo un sostegno economico di 500 euro al mese per 12 mesi alle donne vittime di violenza che vivono in condizioni di difficoltà economica e sono seguite da centri antiviolenza o servizi sociali.
Secondo la bozza della legge di bilancio, il fondo verrà rifinanziato con 500 mila euro per il 2026 e con 4 milioni di euro l’anno a partire dal 2027. Si tratta di un impegno importante, anche se inferiore rispetto allo scorso anno, quando la misura disponeva di 10 milioni di euro.
A chi spetta e come funziona
Il Reddito di Libertà è pensato per favorire l’autonomia economica e personale delle donne che stanno affrontando un percorso di uscita dalla violenza.
Il contributo, pari a 500 euro mensili per un massimo di 12 mesi, può essere richiesto da chi:
- è seguita da un centro antiviolenza riconosciuto dalla Regione;
- è in carico ai servizi sociali;
- si trova in una situazione economica precaria a causa della violenza subita.
Non sono previsti limiti di reddito né requisiti familiari specifici: possono presentare domanda anche le donne senza figli.
Le risorse disponibili
Nel testo della manovra si legge che “la dotazione del Fondo di cui all’articolo 19, comma 3, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, è incrementata di 0,5 milioni di euro per il 2026 e di 4 milioni di euro annui dal 2027”.
Tuttavia, dato il ridimensionamento dello stanziamento, non è escluso che l’importo mensile possa essere ridotto per permettere a un numero maggiore di donne di accedere al beneficio. Se invece si manterrà la cifra di 500 euro al mese, la platea delle beneficiarie potrebbe risultare più ristretta.
Come presentare la domanda
La gestione della misura è affidata all’INPS e ai Comuni competenti.
Per richiedere il Reddito di Libertà è necessario:
- Scaricare il modulo disponibile sul sito dell’INPS;
- Compilarlo con i dati personali e l’IBAN;
- Allegare le attestazioni del centro antiviolenza o dei servizi sociali che seguono la richiedente;
- Presentare la domanda al Comune di riferimento, che gestirà la pratica.
Le domande possono essere inoltrate fino al 31 dicembre 2025, ma il contributo viene erogato fino a esaurimento fondi: per questo è consigliabile presentare la richiesta il prima possibile.

