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Referendum 8-9 giugno: Meloni annuncia la sua scelta, “Voterò ma senza ritirare la scheda”

Pubblicato il 2 Giugno 2025

La premier chiarisce la sua posizione: “È una delle opzioni previste dalla legge”

Giorgia Meloni ha comunicato la sua decisione in merito al referendum abrogativo dell’8 e 9 giugno. Intervenuta alle celebrazioni per la Festa della Repubblica in via dei Fori Imperiali, la presidente del Consiglio ha dichiarato:
“Andrò a votare, ma non ritirerò la scheda. È una possibilità che la normativa consente”.
Una scelta precisa, arrivata in risposta ai giornalisti che le chiedevano se avrebbe partecipato alla consultazione promossa da Cgil e Radicali, incentrata su temi sensibili come licenziamenti, lavoro precario, sicurezza e cittadinanza.

Una scelta simbolica: presente alle urne ma senza contribuire al quorum

La decisione di non ritirare la scheda equivale a un’astensione “attiva”. In questo modo, l’elettore non viene conteggiato tra i votanti ai fini del quorum, il quale resta fondamentale per la validità dei referendum abrogativi: serve il 50% + 1 degli aventi diritto per ogni singolo quesito.

Cinque quesiti e cinque schede: il quorum si calcola separatamente

Il referendum prevede cinque quesiti, ognuno con la sua scheda distinta. Gli elettori possono decidere liberamente quali schede ritirare o anche se non prenderne nessuna.
In tal caso, l’atto di presentarsi al seggio ma rifiutare tutte le schede non incide sul raggiungimento del quorum. Diverso è invece il caso delle schede bianche o annullate, che vengono comunque conteggiate tra i voti validi per il calcolo.

Cosa accade quando si rifiuta ufficialmente la scheda

Secondo quanto previsto dal Ministero dell’Interno, se un elettore rifiuta tutte le schede e chiede la verbalizzazione della propria astensione, il presidente del seggio dovrà registrare in modo sintetico e rapido la richiesta, annotando le generalità dell’elettore e il motivo del rifiuto, eventualmente allegando documenti scritti consegnati dal votante.

Chi rifiuta la scheda non riceve il bollo sulla tessera elettorale

Il Ministero chiarisce inoltre che l’elettore che non ritira alcuna scheda non deve essere conteggiato tra i votanti della sezione. Per questa ragione, sulla sua tessera elettorale non sarà apposto alcun bollo, poiché questo certifica la partecipazione effettiva alla votazione, come previsto dall’articolo 2, comma 3, del D.P.R. 8 settembre 2000, n. 299.

Una scelta politica e strategica

Con questa presa di posizione, la premier Meloni si smarca dal contenuto dei referendum, scegliendo una via legale per manifestare dissenso senza alimentare la partecipazione necessaria a raggiungere il quorum.
Una strategia che potrebbe influenzare anche altri elettori, in un appuntamento elettorale che, per la sua natura abrogativa, dipende interamente dal numero di partecipanti al voto.

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