Pubblicato il 17 Marzo 2025
Il giudice accoglie la richiesta della famiglia
La tragica morte di Matteo Pietrosanti, giovane promessa del calcio, potrebbe non essere stata solo una fatalità. Dopo la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Latina, la famiglia del ragazzo ha presentato opposizione, chiedendo ulteriori accertamenti. Il Giudice per le Indagini Preliminari, Barbara Cortegiano, ha accolto l’istanza e disposto nuove indagini per fare luce sulla vicenda.
L’inchiesta, inizialmente aperta contro ignoti, mirava a chiarire le cause del malore improvviso che ha stroncato il giovane atleta mentre si allenava con la sua squadra. La Procura, tuttavia, non aveva riscontrato elementi sufficienti per avviare un processo, spingendo per l’archiviazione.
Il nodo del defibrillatore e le nuove indagini
Secondo l’ordinanza del giudice, gli inquirenti dovranno ora verificare se vi sia stato un legame tra l’assenza o il mancato utilizzo del defibrillatore presente nell’impianto sportivo e il decesso del ragazzo. Questo elemento potrebbe rivelarsi cruciale per stabilire eventuali responsabilità.
L’ipotesi al vaglio è che un intervento tempestivo con il defibrillatore avrebbe potuto salvare la vita del giovane, offrendo una chance in più ai soccorritori prima dell’arrivo dell’ambulanza. L’indagine dovrà quindi chiarire se l’attrezzatura fosse presente e funzionante e, nel caso, perché non sia stata utilizzata nei primi momenti dell’emergenza.
La battaglia della famiglia per ottenere risposte
I genitori di Matteo, assistiti dagli avvocati Daniela e Angelo Fiore, non si sono mai rassegnati alla mancanza di spiegazioni chiare. Da anni combattono per ottenere giustizia e accertare eventuali negligenze o omissioni che potrebbero aver contribuito alla tragedia.
La decisione del tribunale rappresenta una nuova speranza per la famiglia, che ora attende gli sviluppi delle indagini per conoscere la verità sulla scomparsa del proprio figlio.