Pubblicato il 14 Novembre 2025
La posizione ufficiale del partito azzurro
Riccardo Pellegrino, nella foto d’apertura, consigliere comunale di Catania, non può essere considerato rappresentante di Forza Italia. A renderlo noto sono le segreterie provinciali e della Grande Città del partito, guidate da Marco Falcone e Massimo Pesce, che hanno inviato all’esponente etneo una formale diffida.
Nella comunicazione si intima a Pellegrino di non utilizzare nome, simbolo o richiami al partito in dichiarazioni pubbliche, interventi o comunicati.
Le ragioni della diffida
Secondo quanto riferito, la decisione deriva da una condotta ritenuta ripetutamente divisiva, che – si legge nella nota – «ha provocato un grave danno d’immagine al partito, ponendosi al di fuori dei suoi principi politici e valoriali».
A pesare ulteriormente sulla scelta, anche le tensioni recenti tra Pellegrino e il sindaco Enrico Trantino, descritte come «episodi non edificanti e incompatibili con il clima di lealtà e collaborazione che contraddistingue Forza Italia».
Un atteggiamento giudicato lontano non solo dalle regole interne del movimento azzurro, ma anche dalle norme essenziali di rispetto e civile confronto politico nella città di Catania.
La conclusione dei vertici del partito
Falcone e Pesce ribadiscono che «il prestigio di Forza Italia non può essere messo a rischio da comportamenti eccessivi e individualistici», sottolineando la volontà di tutelare l’immagine e la coesione interna del partito.

