Pubblicato il 14 Maggio 2025
L’uomo era ai domiciliari per maltrattamenti in famiglia
Per la terza volta in sei mesi, un uomo di 49 anni ha tentato di evadere dagli arresti domiciliari, che stava scontando in una camera d’albergo, misura imposta dal giudice a seguito di maltrattamenti nei confronti della moglie.
Secondo quanto riportato da RiminiToday, la fuga è stata scoperta dopo che alcuni clienti dell’hotel si sono lamentati del frastuono proveniente dalla stanza dell’uomo. A causa delle urla e della musica ad alto volume, il gestore ha deciso di chiamare la polizia. Quando gli agenti sono arrivati, il 49enne si era già dileguato.
La nuova fuga e l’intervento della polizia
Le segnalazioni parlavano di rumori molesti e schiamazzi provenienti dalla stanza dove il 49enne era ristretto. Una volta entrata nell’albergo, la polizia ha trovato la stanza vuota.
La fuga, però, è durata poco: dopo una rapida perlustrazione dell’area circostante, gli agenti lo hanno rintracciato e arrestato nuovamente.
Una lunga serie di evasioni
Non si tratta del primo episodio. Il 5 maggio scorso, una pattuglia della municipale lo aveva sorpreso mentre passeggiava tranquillamente per le vie di Miramare. In quell’occasione, l’uomo aveva cercato di giustificarsi spiegando di avere un appuntamento con una donna, motivo per cui avrebbe violato le restrizioni.
Ancora più clamoroso il tentativo avvenuto lo scorso 4 dicembre, quando aveva provato a calarsi dalla finestra della stanza d’albergo con una corda fatta di lenzuola, come in un film.
Una misura cautelare sempre più fragile
Il caso del 49enne solleva dubbi sull’efficacia delle misure alternative alla detenzione, soprattutto in casi ripetuti di violazione. Tre tentativi di evasione in sei mesi indicano una totale mancanza di rispetto per le disposizioni del giudice e potrebbero portare a un inasprimento delle misure a suo carico.

