Pubblicato il 30 Maggio 2025
Un incubo dopo la separazione
Una donna ucraina di 35 anni ha vissuto un vero e proprio incubo dopo la fine della relazione con il compagno. L’ex partner, un uomo di 51 anni residente nel riminese, non ha accettato la rottura e ha iniziato a perseguitarla in modo ossessivo. Ora l’uomo è stato rinviato a giudizio con l’accusa di minacce e lesioni personali.
Ossessione e intimidazioni
I fatti risalgono a ottobre 2024, periodo in cui i rapporti tra i due si sono deteriorati bruscamente dopo la separazione. Secondo le accuse, l’uomo avrebbe iniziato a perseguitarla con insistenza, cercando di convincerla a tornare insieme. Le sue pressioni si sarebbero trasformate presto in minacce gravi:
“Ti taglio la gola, ti sciolgo nell’acido”, le avrebbe detto, facendo vivere la donna in un costante stato di paura.
Prigioniera nella sua stessa casa
La situazione è diventata insostenibile. La donna si è vista costretta a chiudersi in casa per timore di incontrarlo, uscendo solo se accompagnata da amici. Il terrore era diventato parte della sua quotidianità.
La denuncia e l’aggressione
Nel febbraio 2025, la 35enne ha trovato la forza di rivolgersi ai carabinieri e denunciare le violenze. La reazione dell’ex compagno è stata brutale: venuto a conoscenza della denuncia, l’ha affrontata e colpita con uno schiaffo violento che l’ha fatta cadere a terra, provocandole un trauma cranico. Subito dopo, le ha urlato: “Se non ritiri la denuncia ti spacco le ossa”.
La donna è stata portata al pronto soccorso e dimessa con una prognosi di dieci giorni.
Il processo
Ora, a seguito dell’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi, è stato chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo, difeso dall’avvocato Gianluca Tamagnini. Dovrà comparire il prossimo 12 dicembre davanti al giudice dell’udienza preliminare Raffaella Ceccarelli presso il tribunale di Rimini.

