Pubblicato il 1 Ottobre 2025
L’inganno e il matrimonio forzato
Un incubo lungo oltre un anno per una giovane di 20 anni, residente a Rimini e di origini bengalesi. La ragazza, poco più che maggiorenne, era stata convinta con l’inganno a tornare in patria nel novembre 2024, dove ha scoperto che i suoi genitori avevano già organizzato per lei un matrimonio combinato con un connazionale molto più anziano e facoltoso.
Documenti sequestrati e violenze quotidiane
Una volta rientrata in Bangladesh, la giovane si è vista sottrarre documenti e carta di credito, rimanendo completamente isolata. Secondo le indagini dei carabinieri, è stata minacciata, picchiata e costretta a subire continui maltrattamenti fino alla celebrazione delle nozze, avvenuta il 17 dicembre 2024. Dopo il matrimonio, la situazione è peggiorata: la 20enne sarebbe stata obbligata ad assumere farmaci per favorire una gravidanza e calmanti per annullarne la volontà.
La fuga e il ritorno in Italia
Approfittando del desiderio dei familiari di una maternità rapida, la giovane ha convinto i genitori a farla rientrare temporaneamente in Italia. Lo scorso aprile, atterrata all’aeroporto di Bologna, è stata subito accolta dai carabinieri e portata in una località protetta, dove ha raccontato il calvario vissuto.
L’arresto dei genitori
Al termine delle indagini, avviate a febbraio, i militari hanno ricostruito i dettagli del sequestro e del matrimonio forzato. I genitori della ragazza, un uomo di 55 anni e una donna di 42, sono stati arrestati dai carabinieri di Rimini e posti agli arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

