Pubblicato il 4 Ottobre 2025
Il ritrovamento della Guardia di Finanza
Una preziosa anfora romana di oltre 2mila anni è stata scoperta e sequestrata dalla Guardia di Finanza di Rimini all’interno di un negozio di arredamento. L’oggetto, in condizioni quasi perfette, misura 123 centimetri di circonferenza e 80 di lunghezza. Gli esperti l’hanno identificata come una Lamboglia 2, tipologia prodotta tra il II e il I secolo a.C. nell’area adriatica, utilizzata in epoca romana per il trasporto del vino.
Denuncia e sanzioni per il titolare
Il proprietario del negozio è stato denunciato per possesso illecito di beni archeologici. La normativa italiana è chiara: reperti di questo genere appartengono allo Stato e possono essere custoditi o esposti solo previa autorizzazione. In caso contrario, scattano sequestro e sanzioni: pena da due a sei anni di reclusione e multa fino a 1.500 euro.
L’anfora Lamboglia 2
Le anfore Lamboglia 2 sono piuttosto comuni nei siti archeologici del Mediterraneo, ma esemplari di dimensioni notevoli e ben conservati suscitano sempre particolare interesse tra studiosi e appassionati. Si tratta di contenitori ovoidali, con fondo appuntito e robuste anse laterali, ideali per il trasporto marittimo. Venivano caricati nelle stive delle navi romane e usati principalmente per il commercio del vino lungo le rotte adriatiche fino a Roma.
Il valore sul mercato
Un reperto integro di questo tipo, se provvisto di regolare documentazione, potrebbe raggiungere quotazioni tra i 3.000 e i 10.000 euro sul mercato internazionale dell’arte. Tuttavia, l’anfora sequestrata a Rimini non potrà mai essere venduta legalmente: resterà sotto sequestro e con ogni probabilità verrà destinata a un museo o a una soprintendenza per la sua conservazione.

