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Impianti di riscaldamento: da domani possibile l’accensione delle caldaie

Riscaldamenti accesi dal 15 ottobre: ecco dove si può e dove bisogna ancora aspettare

Pubblicato il 15 Ottobre 2025

Accensione scaglionata in base alle zone climatiche

Da mercoledì 15 ottobre in molte aree d’Italia è possibile accendere i termosifoni, ma non ovunque. L’avvio del riscaldamento domestico, infatti, segue un calendario nazionale che varia in base alla zona climatica di appartenenza del Comune.
In alcune località, soprattutto al Sud e nelle isole, si dovrà attendere fino a dicembre.

Anche dove l’accensione è consentita, occorre rispettare orari, temperature e regolamenti condominiali, perché le multe possono arrivare fino a 3.000 euro.

Il calendario ufficiale zona per zona

La normativa di riferimento è il D.P.R. 74/2013, che suddivide il territorio italiano in sei zone climatiche, in base alla media delle temperature annuali.
Ecco il dettaglio delle date e delle durate consentite:

  • Zona A – Dal 1° dicembre al 15 marzo, per un massimo di 6 ore al giorno.
    Località: Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle.
  • Zona B – Dal 1° dicembre al 31 marzo, fino a 8 ore giornaliere.
    Località: Reggio Calabria, Crotone, Trapani, Siracusa, Palermo, Messina, Catania, Agrigento.
  • Zona C – Dal 15 novembre al 31 marzo, massimo 10 ore al giorno.
    Località: Imperia, Latina, Napoli, Bari, Lecce, Cagliari, Cosenza, Ragusa e altre città del Centro-Sud.
  • Zona D – Dal 1° novembre al 15 aprile, per 12 ore giornaliere.
    Località: Roma, Firenze, Ancona, Pescara, Matera, Viterbo, Chieti, Avellino, Foggia e molte altre.
  • Zona E – Dal 15 ottobre al 15 aprile, per un massimo di 14 ore al giorno.
    Località: Milano, Torino, Bologna, Verona, Venezia, Brescia, Bergamo, Padova, Perugia, Rieti, L’Aquila, Potenza, Campobasso e molte altre città del Nord e del Centro.
  • Zona FNessuna limitazione di orario o temperatura.
    Località: Cuneo, Belluno, Trento.

Temperature e orari: le regole da rispettare

Oltre al calendario, è importante mantenere la temperatura interna entro i limiti di legge:

  • 20 gradi per le abitazioni, con una tolleranza di 2 gradi.
  • Oltre questa soglia, si rischiano sanzioni salate.

Inoltre, ogni Comune può emanare ordinanze specifiche, e i regolamenti condominiali possono prevedere ulteriori restrizioni sugli orari di accensione.

Nelle zone più fredde i caloriferi potranno restare accesi fino a 14 ore al giorno, mentre nel Sud Italia non si potranno superare le 6 ore.

Rispettare le regole significa evitare sanzioni e contribuire a un uso più efficiente e sostenibile dell’energia.

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