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mistero in città

Rissa nel privé di un karaoke a Prato: un uomo in fin di vita, scatta il fermo

Pubblicato il 23 Maggio 2025

Violenza brutale nel cuore della notte

Una serata di svago si è trasformata in un incubo nel privé di un locale notturno a Prato, dove lo scorso 9 aprile è esplosa una violenta rissa che ha coinvolto almeno dieci persone. Durante la colluttazione, un uomo è stato ridotto in fin di vita. Ora, dopo settimane di indagini, la Procura ha disposto un fermo nei confronti di un 28enne.

Aggressione feroce nel karaoke: un ferito grave

L’episodio è avvenuto all’interno di un bar karaoke. La lite è esplosa tra due gruppi di cittadini cinesi e si è rapidamente trasformata in un scontro feroce. In cinque – quattro uomini e una donna – avrebbero attaccato un altro gruppo composto da quattro connazionali.

I testimoni parlano di un’escalation di violenza con bastoni di legno, bottiglie di vetro, calci e pugni. Tre persone hanno riportato ferite giudicate guaribili tra i 5 e i 15 giorni, ma una delle vittime è stata colpita con tale brutalità da finire in terapia sub-intensiva dopo un delicato intervento alla testa.

La Procura di Prato indaga ora per tentato omicidio.

Fermato un sospetto: “Ha partecipato all’aggressione con una mazza”

Nella giornata odierna, è stato fermato un giovane di 28 anni, considerato uno dei principali responsabili dell’aggressione. Secondo la Procura, l’uomo si sarebbe presentato nel locale con una mazza di legno in mano e avrebbe aggredito tutti i presenti nella stanza.

Il fermo arriva dopo altri due provvedimenti già emessi lo scorso 13 maggio, quando una coppia di connazionali è finita nel mirino degli inquirenti: la donna, 25 anni, è ai domiciliari, mentre il compagno è ancora ricercato.

Un movente ancora da chiarire: si parla di faide tra bande rivali

Il movente alla base della rissa resta ancora oscuro, ma l’episodio si inserisce in un contesto di tensioni crescenti nella comunità cinese di Prato. La città, da tempo teatro di scontri legati al controllo delle attività nel distretto tessile, è stata già segnata da episodi simili. Si parla di una “guerra delle grucce”, una sorta di faida tra bande rivali cinesi per il predominio sugli affari locali.

Le indagini sono ancora in corso, ma per gli inquirenti potrebbe trattarsi di un nuovo capitolo di questa escalation di violenza organizzata.

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