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Rivara, uccide il figlio undicenne e poi si suicida: “Faremo un lungo viaggio insieme”

Omicidio suicidio a Rivara, uccide il figlio di 11 anni e lo annuncia su Facebook: “colpa della depressione”

Pubblicato il 21 Settembre 2020

Tragedia nella notte a Rivara, paese a nord di Torino, dove un uomo ha ucciso il figlio di undici anni e poi si è suicidato. Claudio Baima Poma operaio di 47 anni soffriva di depressione e prima di compiere il terribile gesto ha lasciato un lungo post su Facebook corredato di fotografie insieme al figlio che terminava con la frase: “Andrea e il suo papà per sempre insieme”. Del tragico post di addio se n’è accorta un’amica dell’uomo che ha avvisato i carabinieri, ma quando i militari sono giunti nell’abitazione di Rivara la tragedia era già consumata. Baima Poma nella sua lettera di addio ha scaricato le colpe della sua malattia sulla madre del bambino accusandola di non essergli stato vicino e di non averlo aiutato a superare la depressione: “Noi partiamo per un lungo viaggio, dove nessuno ci potrà dividere, lontano da tutto, lontano dalla sofferenza”. Poi, dopo questo ultimo, drammatico post, ha preso una pistola detenuta illegalmente, ha ucciso il figlio Andrea e poi l’ha puntata contro se stesso. La madre del piccolo, dal quale l’operaio si era separato un anno e mezzo fa dopo dodici anni di matrimonio, vive anche lei a Rivara a poche centinaia di metri dal luogo della tragedia. “Vigliacco, ha dato la colpa a me di quello che lui non era in grado di affrontare” ha dichiarato la donna riferendosi alla depressione dell’ex marito. “Padre e figlio erano molto legati, al massimo pensavo che avrebbe potuto fare del male a me, mai ad Andrea”.