Pubblicato il 9 Ottobre 2025
La trappola nell’appartamento
“Vieni a casa mia a fumare il crack, sono da sola”. Con questo messaggio una donna avrebbe attirato un uomo di 37 anni nella propria abitazione, dando il via a una violenta trappola organizzata. Una volta entrato, il malcapitato è stato aggredito brutalmente, rapinato e successivamente minacciato di morte se avesse denunciato l’accaduto.
L’episodio è avvenuto a Segni, in provincia di Roma. Dopo un anno e mezzo d’indagini, i carabinieri sono riusciti a ricostruire i fatti e ad arrestare quattro persone, due uomini e due donne, tutti coinvolti nell’aggressione e nella rapina.
Come è iniziato tutto
L’inchiesta dei carabinieri del Nucleo operativo di Colleferro e della stazione di Segni è partita nell’aprile del 2024, quando la vittima ha sporto denuncia. Il 37enne ha raccontato di essere stato invitato a casa di una 33enne con la promessa di consumare del crack insieme.
Una volta arrivato, però, l’uomo si è accorto che la porta era stata lasciata volutamente aperta: da lì è entrato il compagno della donna, un 43enne, che lo ha colpito con violenza per impossessarsi del suo marsupio, contenente uno smartphone e 150 euro in contanti.
La fuga e le minacce
In casa, al momento dell’aggressione, erano presenti anche altri due complici, un uomo di 36 anni e una donna di 49. Dopo la rapina, il bottino è stato consegnato alla coppia, che è fuggita in auto guidata dalla complice.
La vittima, dopo aver subito il pestaggio, è riuscita a chiedere aiuto e a raccontare quanto accaduto ai militari. Ma poco dopo ha ricevuto gravi minacce dal 43enne: “Se non ritiri la denuncia, ti ammazzo”.
Le indagini hanno permesso di identificare e arrestare tutti i responsabili, mettendo fine a una vicenda di violenza e intimidazioni durata mesi.

