Pubblicato il 26 Agosto 2025
L’uomo incastrato dalle telecamere e riconosciuto dalla vittima
È stato fermato dai Carabinieri un 26enne di origine gambiana, irregolare sul territorio italiano, accusato di aver aggredito e violentato una donna di 61 anni domenica mattina al parco di Tor Tre Teste. La notizia è stata diffusa dal Messaggero; l’arresto è arrivato dopo un’indagine serrata, coordinata dalla Procura di Roma, che ha permesso di raccogliere prove fondamentali grazie alle telecamere di videosorveglianza e alla testimonianza della vittima.
Le indagini e il riconoscimento
L’uomo è stato individuato poche ore fa oggi, 26 agosto, nei pressi della stazione Termini, dove era arrivato subito dopo la violenza. A tradirlo sono stati il cappello e le scarpe, gli stessi indossati durante l’aggressione. La donna, sottoposta a individuazione fotografica, lo ha riconosciuto senza esitazioni.
Successivamente il giovane – scrive il Messaggero – avrebbe reso dichiarazioni spontanee, ammettendo la responsabilità e spiegando di aver agito sotto l’effetto di sostanze stupefacenti acquistate poco prima nel quartiere Quarticciolo. Ora il fermo dovrà essere convalidato dal Tribunale di Roma.
La fuga dopo lo stupro
Dopo l’aggressione, l’uomo ha preso un autobus che lo ha portato a Termini, dove ha vagato a lungo tra via Giolitti, via Marsala e piazzale dei Cinquecento, senza destare sospetti. Almeno dieci telecamere lo hanno ripreso, fornendo agli investigatori un tracciamento preciso dei suoi movimenti.
La violenza e la rapina
Secondo la ricostruzione, domenica mattina il 26enne ha assalito la donna alle spalle, gettandola a terra e costringendola a subire la violenza. Subito dopo le ha rubato il cellulare, che ha continuato a squillare fino al suo arrivo a Termini, per poi risultare spento.
Il racconto della vittima
La sessantenne, ancora sotto choc, ha raccontato ai soccorritori: «È stato un incubo durato dieci minuti». Dopo l’aggressione è stata accompagnata in ospedale, dove è stato attivato il protocollo rosa, riservato alle vittime di violenza.
Il presidente del Municipio V, Mauro Caliste, sentito dal Messaggero, ha espresso vicinanza alla donna e denunciato la condizione di isolamento e insicurezza di diverse aree della periferia est di Roma. «Senza un controllo costante delle forze dell’ordine – ha sottolineato – questi quartieri diventano terreno fertile per la criminalità».

