Pubblicato il 9 Giugno 2025
I corpi scoperti il 7 giugno: madre e figlia?
Una tragica scoperta ha scosso Villa Pamphili, uno dei parchi più estesi di Roma: sabato 7 giugno sono stati rinvenuti i corpi senza vita di una donna e di una bambina di circa sei mesi. La donna, di circa 40 anni e probabilmente originaria dell’Est Europa, è stata trovata all’interno di un sacco nero, in uno stato di decomposizione più avanzato rispetto a quello della neonata, rinvenuta vicino a una siepe.
Sebbene si ipotizzi che si tratti di madre e figlia, questa pista non è ancora confermata, soprattutto perché i due decessi potrebbero essere avvenuti in momenti diversi. Il caldo intenso potrebbe aver alterato i tempi della decomposizione, complicando le analisi.
Autopsia: nessun segno di violenza sui corpi
L’autopsia effettuata l’8 giugno ha escluso tracce evidenti di violenza su entrambe le vittime, che sono state ritrovate nude. In attesa degli esiti del test del DNA, che dovrà chiarire il legame biologico tra le due, gli inquirenti ritengono di avere già un’idea sull’identità della donna e della piccola, grazie a elementi raccolti durante le indagini.
Riconoscimento e testimoni: spunta una figura sospetta
Nonostante non siano mai state presentate denunce di scomparsa, una persona ha riconosciuto le due vittime durante gli interrogatori. Un confronto fotografico avrebbe confermato questa testimonianza, ma la donna non risulta registrata nei database delle forze dell’ordine, non essendo mai stata fotosegnalata.
Alcuni testimoni avrebbero riferito di aver visto un uomo camminare rapidamente con un oggetto in braccio, che potrebbe essere stato proprio il corpo della neonata. Un dettaglio inquietante che sta portando gli inquirenti a seguire la pista del duplice omicidio aggravato contro ignoti.
Indagini in corso: si cercano conferme dalle telecamere
Gli investigatori della squadra mobile e la procura di Roma stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, nella speranza che emergano volti o movimenti sospetti.
Nel frattempo, si attendono i risultati degli esami tossicologici, che potrebbero fornire ulteriori dettagli sulle cause della morte e rafforzare l’ipotesi che la tragedia sia maturata in un contesto di degrado sociale, forse tra persone senza fissa dimora.

