Pubblicato il 7 Febbraio 2025
Non ce l’ha fatta il 24enne rumeno ferito la sera del 6 febbraio durante una rapina in un’abitazione in via Cassia, all’altezza del raccordo anulare, colpito da un proiettile esploso dalla pistola di un vigilante. Il ragazzo era stato trasportato all’ospedale San Filippo Neri di Roma in condizioni disperate ed è morto questa mattina, 7 febbraio, per le gravi ferite riportate. La Procura della Repubblica di Roma, come atto dovuto, ha aperto un fascicolo per omicidio volontario nei confronti del vigilante.
La ricostruzione della rapina
Secondo la ricostruzione di Repubblica, una banda di 4 ladri avrebbe fatto irruzione in una casa, tenendo in ostaggio la proprietaria e cercando di smurare la cassaforte. La guardia giurata 60enne, che stava rientrando proprio in quel momento dal lavoro, insospettito dai forti rumori sarebbe andata a bussare alla vicina, senza ricevere risposta.
I ladri, temendo di essere scoperti, avrebbero cercato di scappare dal balcone. Il vigilante avrebbe quindi fatto il giro del palazzo e avrebbe sparato dei colpi in aria. Due ladri sarebbero riusciti a fuggire in auto, mentre gli altri due avrebbero cercato la fuga a piedi.
Quello che è successo dopo è ancora poco chiaro e non si è capito se c’è stata una colluttazione o meno tra il 60enne e i due ladri. Secondo quanto riferito da Repubblica sarebbero stati esplosi dei colpi dalla pistola del vigilante e uno di questi avrebbe colpito alla testa il 24enne, con numerosi precedenti penali.
I carabinieri del nucleo investigativo della compagnia Trionfale hanno acquisito le immagini di videosorveglianza della zona e potrebbero essere acquisite anche quelle di un’azienda di vigilanza privata, che aveva sede fino a 2 mesi fa proprio al piano terra della palazzina dove si è consumata la sanguinosa rapina.