Pubblicato il 7 Maggio 2025
Colpita mentre interpretava un personaggio per bambini
Una serata di lavoro si è trasformata in un incubo per un’attrice impegnata nell’intrattenimento dei visitatori alla mostra immersiva Art of Play, a Roma. La giovane, che interpretava “Teddy degli abbracci”, un peluche rosa pensato per regalare momenti di tenerezza, è stata violentemente colpita al volto con un pugno da un uomo che ha dichiarato di credere si trattasse di un semplice pupazzo.
L’episodio ha avuto conseguenze gravi: l’attrice è stata ricoverata in ospedale con una prognosi di 60 giorni. A dare notizia dell’accaduto è Fanpage, che ha raccolto la sua testimonianza.
Le immagini della sorveglianza e il racconto della vittima
L’aggressione è stata ripresa dalle telecamere di sicurezza, le quali mostrano chiaramente un uomo avvicinarsi alla mascotte e sferrare un pugno diretto al muso del costume, con tale forza da far crollare la donna a terra.
“È stato come un terremoto – racconta l’attrice a Fanpage.it –. Sono caduta e ho cominciato a urlare. Ero molto agitata anche perché indossavo gli occhiali sotto il costume, e avrebbero potuto frantumarsi. Fortunatamente, non è successo.”
L’uomo, autore del gesto violento, si è giustificato sostenendo di non aver compreso che all’interno del costume ci fosse una persona reale.
Senza contratto: interviene la CGIL
Oltre all’aggressione, il caso ha messo in luce gravi criticità sul fronte dei diritti lavorativi. La CGIL, sindacato che assiste la giovane attrice, ha denunciato che al momento dell’aggressione la lavoratrice non era coperta da alcun contratto.
“Spesso si stipulano contratti precari, come collaborazioni occasionali, validi solo per brevi periodi”, si legge su Fanpage. Nonostante avesse lavorato continuativamente da ottobre ad aprile, la sua copertura formale risultava limitata a circa un mese, in qualità di hostess.
La CGIL ha diffidato ufficialmente il Comune di Roma – che gestisce lo spazio espositivo – e le due società coinvolte nell’organizzazione e nella gestione del personale.
Un caso che solleva domande su sicurezza e tutela del lavoro
L’incidente evidenzia non solo la necessità di maggiori tutele per i lavoratori dello spettacolo, ma anche l’urgenza di garantire la sicurezza in ambienti pubblici, anche quelli destinati all’intrattenimento familiare.
L’attrice, ancora in fase di recupero, rappresenta oggi un simbolo delle condizioni precarie di molti operatori culturali e artistici in Italia.
Riceviamo e pubblichiamo una nota di rettifica dall’organizzazione
L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori.
Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata.

