Pubblicato il 20 Giugno 2023
Schiacciata nel lettone dei genitori.
Sarebbe morta così la piccola Megan David, la bimba di appena quattro mesi trovata senza vita la notte tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana a Rossano Veneto, in provincia di Vicenza.
Quella che sembrava l’ipotesi più terribile prende corpo dopo le indiscrezioni emerse sull’esito dell’autopsia effettuata nel pomeriggio di lunedì 19 giugno nell’unità di Patologia cardiovascolare dell’Università di Padova dal professore Antonello Cirnelli, medico legale, e dalla professoressa Stefania Rizzo, esperta anatomopatologa.
La bimba sarebbe morta soffocata in conseguenza dello schiacciamento provocato involontariamente da una delle tre persone presenti con lei nel letto, ricostruisce il Corriere.
La notte della tragedia Megan stava dormendo assieme al fratellino, di circa 6 anni, a mamma Irina e papà Daniel.
Era stato proprio quest’ultimo attorno all’una di notte che, avvertendo che qualcosa non andava nella piccola, aveva lanciato l’allarme ma i soccorsi giunti tempestivi nell’abitazione di via Cartiera si era rivelati purtroppo inutili.
Ora per avere la conferma che si sia trattato davvero di un incidente così drammatico bisognerà attendere l’esito degli altri accertamenti effettuati sul corpicino della piccola: indagini di natura istologia e tossicologica.
Verosimilmente, però, andrebbe scemando la tesi, ipotizzata invece in un primo momento, che indicava nella morte improvvisa del lattante, la cosiddetta Sids, la causa della tragedia.
I fatti risalgono a metà della scorsa settimana: Megan, quattro mesi appena, stava dormendo nel lettone quando il padre, svegliandosi all’improvviso avrebbe sentito che la temperatura della piccola era più fredda del consueto. Immediata era scattata la chiamata al 118 e quando i sanitari del San Bassiano erano arrivati nell’abitazione della giovanissima famiglia di origini romene avevano trovato il padre della piccola ancora intento a praticarle il massaggio cardiaco.
Per quasi 50 minuti medici ed infermieri hanno provato a rianimare la neonata, senza però riuscire a compiere il miracolo. Sul caso, fin da subito, la procura di Vicenza ha aperto un fascicolo. Per chiuderlo, tra qualche mese, bisognerà attendere la conclusione delle indagini mediche in corso. Intanto dovrebbe arrivare il nulla osta per la restituzione della salma alla famiglia che potrà, dunque, organizzare una degna sepoltura per la piccola.
Quello accaduto a Rossano la scorsa settimana ricorda drammaticamente l’episodio occorso qualche mese fa all’ospedale Pertini di Roma e che era salito alla ribalta delle cronache nazionali. In quel caso il neonato era morto nelle ore successive alla sua nascita, schiacciato involontariamente dal peso della madre che, esausta dopo un lungo travaglio, si era addormentata con il piccolo ancora sul letto.

