Pubblicato il 17 Ottobre 2025
Una nuova possibilità per i contribuenti indebitati
Con la Legge di Bilancio 2026, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla rottamazione quinquies, una misura che permetterà ai cittadini di regolarizzare i propri debiti con l’Agenzia delle Entrate accumulati dal 2000 fino alla fine del 2023.
Si tratta di un piano di pagamento in 54 rate bimestrali distribuite su nove anni, che consentirà di dilazionare il versamento in modo sostenibile. Anche se non si è arrivati alle 120 rate in dieci anni proposte inizialmente dalla Lega, la misura rappresenta comunque un’occasione vantaggiosa per chi vuole chiudere le proprie pendenze con il Fisco.
Chi potrà aderire e chi resterà escluso
Potranno usufruire della rottamazione tutti i contribuenti in regola con la dichiarazione dei redditi, anche coloro che in passato avevano già aderito ad altre sanatorie ma poi avevano interrotto i pagamenti.
Saranno invece esclusi coloro che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi.
Secondo le stime del vicepremier Matteo Salvini, i cittadini potenzialmente interessati sarebbero circa sedici milioni.
Modalità di pagamento e condizioni
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha confermato che le rate saranno tutte di importo uguale, senza alcun acconto iniziale.
Inoltre, non è previsto un importo minimo: per esempio, un debito di 2.000 euro si tradurrebbe in rate da circa 37 euro per nove anni. Tuttavia, il Parlamento potrebbe introdurre una soglia minima di 100 euro per evitare rate troppo basse, accorciando in tal caso la durata del piano per i debiti più contenuti.
Chi salterà due rate consecutive perderà automaticamente tutti i benefici della rottamazione e tornerà a dover saldare l’intero debito, con sanzioni e interessi ordinari.
Cosa si paga e cosa viene cancellato
L’importo complessivo da versare comprenderà solo la somma originariamente dovuta più gli interessi maturati nel tempo.
Saranno invece annullate tutte le sanzioni legate ai mancati pagamenti negli anni.
Nessun limite agli importi sanabili
Il governo ha scelto di non fissare limiti alle somme che potranno essere inserite nella rottamazione. Come spiegato da Giorgetti, la misura è stata presentata in modo “lineare”, lasciando al Parlamento la possibilità di modificare eventuali soglie o condizioni durante l’esame della manovra.
In questo modo, la rottamazione quinquies si presenta come una delle più ampie e inclusive tra le sanatorie fiscali finora introdotte, offrendo una concreta occasione di rientro ai contribuenti che vogliono chiudere i conti con il Fisco una volta per tutte.

