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RSA dell’orrore a Pachino: violenza e umiliazioni su anziani e disabili

Pubblicato il 4 Agosto 2025

Un sistema crudele scoperto dai carabinieri: 16 indagati, 3 strutture sequestrate

Invece di essere luoghi di accoglienza e assistenza, si erano trasformate in veri e propri luoghi di detenzione. In due strutture residenziali per disabili e anziani nel comune di Pachino, in provincia di Siracusa, i carabinieri hanno scoperto un sistema brutale di maltrattamenti, umiliazioni e abusi fisici e psicologici.

Vittime legate, insultate e abbandonate: la denuncia dei cittadini ha avviato le indagini

Tutto è iniziato da segnalazioni di cittadini preoccupati, che parlavano di gravi mancanze nell’assistenza fornita agli ospiti. Le indagini, coordinate dalla Procura di Siracusa e condotte dai carabinieri della compagnia di Noto con il supporto del NAS di Ragusa, hanno rivelato scene scioccanti documentate da video: urla, schiaffi, minacce, pazienti legati ai letti e privati di ogni dignità.

Abusi sistematici con il consenso dei responsabili

I maltrattamenti non erano episodi isolati: in entrambe le strutture, gestite dalla stessa cooperativa, era stato instaurato un clima di terrore. Operatori e responsabili agivano con totale disprezzo per la salute e l’umanità degli ospiti, approfittando della loro condizione di estrema vulnerabilità.

Sedici le persone raggiunte da misure cautelari, tra cui cinque arresti in carcere, sette ai domiciliari e quattro con obbligo di firma. I reati contestati includono maltrattamenti aggravati e somministrazione impropria di farmaci.

Una paziente legata al letto fino all’esaurimento fisico

Particolarmente grave il caso di una giovane con disturbi psichiatrici, legata al letto per periodi prolungati ben oltre ogni necessità clinica. Non era più in grado di alimentarsi o usare il bagno in autonomia. Le sue richieste di aiuto venivano accolte con ulteriori violenze e insulti.

Le strutture erano gestite secondo logiche esclusivamente economiche, a discapito di ogni principio sanitario e assistenziale. I pazienti ricevevano terapie farmacologiche spesso somministrate da personale non qualificato, mettendo a serio rischio la loro salute.

Tre le RSA sequestrate, due direttamente coinvolte nei fatti e una terza collegata alla stessa organizzazione. I pazienti sono stati trasferiti in strutture idonee e sotto controllo.

Strutture fatiscenti e violazioni sistematiche dei diritti umani

Oltre agli abusi fisici, i carabinieri hanno documentato condizioni igienico-sanitarie drammatiche: edifici inadeguati, pericolosi e completamente fuori norma. L’intera gestione era fondata su pratiche illecite e sull’abuso sistematico della fragilità degli ospiti.

Un orrore fermato dal coraggio di chi ha denunciato

Le immagini registrate parlano da sole: in quelle RSA non si curava, si torturava. Un orrore che si consumava nel silenzio, interrotto solo grazie alla determinazione di chi ha scelto di denunciare. Ora la giustizia è chiamata a fare chiarezza e a punire chi ha approfittato della debolezza altrui per arricchirsi e dominare.

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