Pubblicato il 5 Marzo 2025
Ieri, 4 marzo, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini. Sul tavolo dell’incontro c’era il piano per il riarmo dell’Europa presentato da Ursula von der Leyen. Salvini lo aveva immediatamente bocciato andando però contro gli alleati, che invece lo hanno accolto con favore. E la premier Giorgia Meloni, questo lo aveva già detto chiaramente che le divisioni, soprattutto adesso, vanno evitate e che in politica estera la voce del governo italiano deve essere unitaria.
Il piano di riarmo scuote il governo
Il piano di riarmo dell’Europa da 800 miliardi annunciato da Ursula von der Leyen ha avuto provocato uno scossone ai partiti.
La prima reazione di Matteo Salvini è stata negativa, senza equivoci. “Von der Leyen va a presentare il piano ‘riarmare l’Europa’ con una potenza di fuoco di 800 miliardi, lasciando eventualmente la possibilità agli Stati di fare debito. È la via maestra per sostenere e lasciare ai nostri figli un continente in pace? Ragioniamoci profondamente”, ha detto Salvini.
Di parere opposto, Fratelli d’Italia. “Non riesco a capire come sia possibile che il ‘tema’ della Difesa e della deterrenza di una nazione (di un’alleanza, di un’unione), possa diventare un terreno su cui scontrarsi per qualche 0, in più nei sondaggi delle prossime settimane”, il richiamo all’ordine del ministro della Difesa, Guido Crosetto: “Da soli, purtroppo, non bastiamo. Questa è la cruda verità”.
Anche Antonio Tajani, si schiera con Von der Leyen presa di mira dagli alleati leghisti e dichiara su X. “Bene von der Leyen: finalmente si fanno concreti passi in avanti per costruire una indispensabile difesa europea. Era il grande sogno di De Gasperi e Berlusconi. Ora bisogna realizzarlo, senza indugi, nel modo migliore possibile per rendere più forte l’Europa nel contesto di una solida alleanza con gli Stati Uniti“.

