Pubblicato il 13 Dicembre 2025
Il vicepremier: scelta rischiosa, bene la prudenza del governo italiano
Il congelamento a tempo indeterminato degli asset russi è una mossa pericolosa e poco saggia. È questo il giudizio espresso dal vicepremier Matteo Salvini, intervenuto a margine di un evento a Milano, commentando la decisione dell’Unione Europea di dare il via libera alla misura.
Secondo Salvini, il governo italiano ha fatto bene a chiarire la propria posizione, sottolineando che l’Italia opera all’interno di un libero mercato e non si trova in uno stato di guerra con la Russia. Per questo motivo, azioni drastiche come il blocco o la confisca di beni rischiano di produrre effetti negativi difficilmente controllabili.
Il rischio di ritorsioni e l’allarme sulle imprese italiane
Il leader della Lega ha messo in guardia sulle possibili conseguenze: confiscare beni, capitali e attività commerciali potrebbe innescare ritorsioni speculari da parte russa. Uno scenario che, secondo Salvini, non può essere ignorato.
A rafforzare la sua preoccupazione c’è un dato preciso: in Russia operano attualmente 314 aziende italiane, realtà che generano fatturato e garantiscono occupazione. Un patrimonio economico e industriale che potrebbe essere messo a rischio da decisioni considerate affrettate.
“A Bruxelles qualcuno sottovaluta i pericoli”
Per Salvini, l’atteggiamento delle istituzioni europee appare superficiale: “A Bruxelles qualcuno sta scherzando con il fuoco”, ha avvertito, richiamando alla necessità di maggiore cautela e realismo nelle scelte di politica economica e internazionale.
Il messaggio è chiaro: le decisioni sugli asset russi non possono prescindere dalla tutela degli interessi economici italiani, né dalle possibili ripercussioni su imprese e lavoratori.

