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Salvini sorprende Pontida: “Sto meglio”. Vannacci: “Dobbiamo diventare gli eredi di Kirk”

Pubblicato il 21 Settembre 2025

Controlli medici e arrivo a sorpresa del leader leghista

Il segretario della Lega, Matteo Salvini, è arrivato inaspettatamente a Pontida dopo una giornata iniziata con un passaggio al pronto soccorso di Chiari per sospetti calcoli renali. In mattinata il partito aveva comunicato che non avrebbe partecipato al raduno, rimandando tutto a domenica. Ma in serata, accompagnato dalla compagna Francesca Verdini, Salvini ha deciso di raggiungere i suoi sostenitori:
“Mi avevano detto di riposare, ma il mio riposo siete voi. Ora sto molto meglio”, ha dichiarato davanti a un pubblico che lo ha accolto con applausi e cori.

Giovani leghisti contro Calenda e Forza Italia

La vigilia del tradizionale raduno si è accesa già con la manifestazione dei Giovani della Lega, che hanno scelto come bersaglio Carlo Calenda. Contestato per aver preso parte a un evento di Forza Italia, il leader di Azione è stato accolto dai cori “vaffa” e da attacchi diretti anche agli elettori che lo hanno applaudito. “Forza Italia deve scegliere: o con noi o contro di noi”, hanno urlato dal palco. Calenda ha replicato con sarcasmo: “Quando i buoi padani muggiscono da Pontida, capisci di essere nel giusto”.

Vannacci protagonista: “Non vogliamo vittimismi”

Tra i più attesi c’era il generale Roberto Vannacci, accolto con entusiasmo dai militanti. Sul palco ha richiamato la memoria di Charlie Kirk, celebrato come simbolo, e ha lanciato un messaggio ai giovani: “Non dobbiamo solo ricordarlo, ma diventarne gli eredi nelle scuole, nelle piazze e nello sport”.

Vannacci ha poi risposto alle critiche della sinistra, prendendo di mira Roberto Saviano: “Il vittimismo non appartiene alla destra. Saviano ha la scorta, io no. Le vere vittime sono loro”, ha affermato, accusando gli avversari di strumentalizzare ogni polemica.

Meloni da Parigi: “Non ci lasceremo intimidire”

Alla kermesse ha fatto sentire la sua voce anche la premier Giorgia Meloni, intervenuta con un videomessaggio dalla convention organizzata a Parigi da Marion Maréchal. Un richiamo forte ai valori della destra: “Non permetteremo che le nostre nazioni vengano trascinate in odio e violenza, ma non ci faremo intimidire. Continueremo a lottare con la forza delle nostre idee”, ha sottolineato.

Salvini si prende la scena

Se Vannacci ha infiammato i più giovani, è stato Salvini, con il suo arrivo improvviso, a ribaltare l’applausometro. Visibilmente affaticato ma determinato, ha ribadito la sua presenza al raduno che guida dal 1992: “Pontida è casa mia”.

Sul palco si è limitato a pochi cenni politici, concentrandosi sulle prossime Regionali, in particolare in Veneto. Ha ricordato anche l’intervento del giovane deputato Alberto Stefani, auspicando che il prossimo anno “indossi la maglietta di San Marco per salutare il popolo leghista”.

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