Pubblicato il 17 Giugno 2025
L’aggressione nei pressi di via Mazzini
Due uomini di 29 e 38 anni, residenti a Santa Venerina, sono stati arrestati dai Carabinieri delle Stazioni di Santa Venerina e Riposto con l’accusa di rapina aggravata in concorso e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di qualche giorno fa, quando un 47enne stava parcheggiando la propria auto nel garage di casa, nei pressi di via Mazzini. All’improvviso, è stato aggredito da un uomo armato di mazza da baseball, che lo ha colpito al braccio. La vittima è riuscita a rifugiarsi nel garage, mentre l’aggressore si impossessava dell’auto ancora accesa, dandosi alla fuga.
Secondo quanto raccontato dal 47enne, l’aggressione sarebbe riconducibile a vecchi dissapori legati a un diverbio stradale.
L’intervento del carabiniere e il primo arresto
Le urla dell’uomo hanno attirato l’attenzione di un Carabiniere di Santa Venerina fuori servizio, che stava transitando nella zona. Il militare, capendo la gravità dell’accaduto, si è fermato e ha intercettato un’auto blu riconducibile all’aggressore, al cui interno c’era un giovane in attesa.
Il 29enne alla guida è stato immediatamente bloccato e identificato, mentre la Centrale Operativa di Giarre ha inviato una pattuglia della Stazione di Riposto per supporto.
Durante la perquisizione dell’auto e dell’uomo, i carabinieri hanno trovato:
- 8 dosi di cocaina per un totale di quasi 2 grammi
- 790 euro in contanti, considerati provento dell’attività di spaccio
- Effetti personali e documenti del complice, fuggito con l’auto rubata
Il secondo arresto e il recupero dell’auto
Le indagini sono subito proseguite per rintracciare il secondo uomo e l’auto sottratta. Nel giro di poche ore, il 38enne è stato localizzato e arrestato, mentre la vettura è stata recuperata a Zafferana Etnea, dove era stata abbandonata.
La vittima ha riconosciuto senza dubbi l’autore della rapina, e l’identificazione è stata confermata anche dai documenti ritrovati nella vettura di supporto. Fondamentali anche le immagini di videosorveglianza che hanno documentato la scena: l’arrivo del complice e la fuga dell’aggressore.
Misure cautelari e stato dell’indagine
Entrambi gli uomini sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza. A seguito dell’udienza di convalida, il giudice ha confermato l’arresto per entrambi, disponendo per il 38enne la misura degli arresti domiciliari.

