Pubblicato il 27 Luglio 2024
L’udienza probatoria riguardante l’incidente che ha coinvolto Satnam Singh il 17 giugno scorso è durata oltre tre ore ieri mattina, fornendo una dettagliata ricostruzione dei tragici eventi. La moglie di Singh, Soni, è arrivata in Tribunale alle 10:25, accompagnata dagli operatori della casa rifugio dove è ospitata fin dal giorno dopo l’incidente. Soni, assistita da un interprete di lingua sikh, ha risposto con precisione alle domande del pm, Marina Marra, e degli avvocati della difesa, supportata dal suo legale, Giovanni Lauretti.
Ricostruzione dei Fatti
Durante l’udienza, Soni ha offerto una testimonianza lucida sulle circostanze dell’incidente, l’intervento dell’imprenditore Antonello Lovato, e la sequenza di eventi che ha portato al trasporto di suo marito su un furgone e al successivo arrivo nella loro abitazione. Ha descritto dettagliatamente il macchinario in cui Singh è rimasto incastrato, sottolineando le condizioni deteriorate dello stesso. Un particolare rilevante emerso durante l’udienza è che Singh non sanguinava dalla testa durante il tragitto, ma ha iniziato a farlo solo una volta scaricato nel cortile, probabilmente a causa di un ulteriore colpo alla tempia.
Atmosfera dell’Udienza
L’udienza si è svolta in un clima di collaborazione tra le parti coinvolte e la Procura, sebbene con una notevole tensione esterna. L’aula C, presidiata dalla sicurezza del Tribunale, era affollata da giornalisti, cameramen e sindacalisti della Cgil, tra cui Laura Kaur e Stefano Morea, che hanno offerto supporto a Soni.
Dichiarazioni e Richieste
Gli avvocati difensori di Lovato, Mario Antinucci, Valerio Righi e Stefano Perotti, hanno evitato di rilasciare dichiarazioni alla fine dell’udienza, ma hanno richiesto e ottenuto l’autorizzazione per il loro assistito di aprire un conto corrente per iniziare a versare somme risarcitorie per il danno subito da Singh.
Prospettive Future
Le dichiarazioni di Soni, raccolte in un lungo verbale, rappresentano una prova cruciale per il processo per omicidio e omissione di soccorso contro il titolare dell’azienda dove Singh lavorava. Soni è tornata nella struttura protetta, mentre la Procura di Latina continua le indagini relative all’uso di lavoratori irregolari, un aspetto che potrebbe rivelarsi rilevante anche per altre indagini in corso.
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