Il giornalista Roberto Saviano, su Facebook, racconta una storia americana (non a caso, non definita in merito al luogo e priva di indicazioni geografiche): “Due ragazzini in un centro commerciale iniziano a picchiarsi, precisamente il ragazzino bianco – di stazza più grande – inizia a spintonare il ragazzo afroamericano, dopo che questo scosta il dito puntato del primo.
E parte la zuffa. Arriva la polizia e cosa fa? Mette pancia a terra il ragazzo afroamericano lasciando il ragazzo bianco tranquillo sul divano“. Guarda il video.
Il contesto delinea un fatto di costume, a prescindere dalla cronaca.
Ecco alcuni dei 474 commenti. Saviano chiedeva che cosa suscitasse il video (reazioni tiepide, dubbiose, poi irate):
“Non posso dire che sia razzismo o che i cosiddetti bianchi siano privilegiati, dal video non si vede se poi anche il ragazzo ‘bianco’, bianco perché non conosco i nomi di entrambi, sia stato poi ammanettato. Quasi sempre i video che pubblicano, come i media, fanno passare ciò che vogliono intendere per creare il vero razzismo, odio, guerre etc”.
E ancora: “Mi suscita vedere gli altri ragazzi come loro, che invece di dividerli, ridono e fanno foto. Sono ragazzi senza rispetto e senza nessun sentimento, come il poliziotto che non ha ancora capito che non esiste il colore della pelle e siamo tutti uguali…”
E infine: “Per la polizia il colore della pelle è già un indizio di colpevolezza. A colpire non è il protocollo della polizia, ma che questi lo abbiano applicato in base al pregiudizio senza sapere i fatti o la pericolosità individuale. Razzismo!”
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