Pubblicato il 15 Dicembre 2025
L’inchiesta della Procura sul Policlinico
Secondo l’accusa, all’obitorio del Policlinico di Palermo si sarebbe sviluppato un vero sistema di affari legati alla gestione delle salme. A far emergere il quadro è stata la Procura del capoluogo siciliano, guidata dal procuratore Maurizio de Lucia, che ha avanzato richiesta di arresto per 15 persone.
Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere, corruzione e concussione. Tra loro figurano operatori della camera mortuaria, titolari di imprese funebri e dipendenti del settore. La richiesta è stata notificata e ora spetta al gip fissare gli interrogatori preventivi, al termine dei quali verrà valutata l’adozione delle misure cautelari.
Il presunto sistema: tariffe e pratiche accelerate
Le indagini avrebbero portato alla luce una presunta associazione criminale interna all’obitorio, basata su regole precise per la spartizione dei proventi.
Secondo gli inquirenti, alcuni dipendenti dell’ospedale avrebbero richiesto compensi in denaro, seguendo un vero e proprio tariffario, per velocizzare le pratiche di rilascio delle salme, le vestizioni e gli adempimenti burocratici affidati alle imprese funebri dai familiari dei defunti.
Pressioni e minacce verso chi non aderiva
Il meccanismo avrebbe previsto anche pressioni e ostacoli nei confronti degli imprenditori che si rifiutavano di partecipare al sistema. Chi non accettava le regole imposte rischiava, secondo l’accusa, ritardi, difficoltà operative e intimidazioni.
Le intercettazioni e l’origine dell’indagine
L’inchiesta ha preso avvio a Milano, dove gli investigatori hanno intercettato un titolare di un’agenzia funebre palermitana, incaricato di curare il trasferimento nel capoluogo lombardo di una salma.
Ignaro di essere ascoltato, l’uomo avrebbe ammesso al telefono di aver consegnato 100 euro a un operatore della camera mortuaria, spiegando che “qui funziona così”. Da quella conversazione è scattato l’approfondimento investigativo che avrebbe fatto emergere un articolato sistema corruttivo.
Impiegati già trasferiti e decisione del gip
Tra le persone per cui è stato chiesto l’arresto figurano anche dipendenti del Policlinico già trasferiti ad altri incarichi nei giorni scorsi. Per loro l’accusa è di associazione a delinquere e concussione, mentre gli operatori delle pompe funebri rispondono di corruzione.
Nei prossimi giorni il giudice per le indagini preliminari ascolterà gli indagati e, al termine degli interrogatori, deciderà se accogliere la richiesta di misure cautelari avanzata dalla Procura.

