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bambini al nido

Scandalo in un asilo di Asti: maltrattamenti sui bambini e umiliazioni quotidiane

Pubblicato il 12 Giugno 2025

L’indagine dei carabinieri svela gravi abusi nell’asilo “L’Albero dei Ragazzi”

Immagine di repertorio

Un’inchiesta shock condotta dai carabinieri di Asti, coordinati dalla Procura della Repubblica, ha rivelato un contesto di violenza e umiliazione quotidiana all’interno dell’asilo paritario “L’Albero dei Ragazzi”, situato in via Guglielmo Ventura ad Asti. Le immagini catturate da microcamere nascoste hanno documentato episodi raccapriccianti, portando alla luce un vero e proprio incubo vissuto dai più piccoli.

Strattoni, insulti e punizioni immotivate

Dalle registrazioni emergono dettagli inquietanti: bambini strattonati con forza per impedirgli di alzarsi dal tavolo, punizioni arbitrarie che li costringevano a rimanere seduti a terra, isolati in un angolo, senza alcuna motivazione apparente. Alcuni piccoli venivano presi di mira con insulti a sfondo razziale: un bimbo di origini albanesi è stato ripetutamente offeso, mentre un altro, con la pelle scura, veniva chiamato “zulù” dalle stesse educatrici.

Cibo dalla spazzatura e zainetti saccheggiati

In un episodio particolarmente grave, una bambina è stata costretta a mangiare un alimento recuperato dalla pattumiera. Le telecamere hanno inoltre ripreso una delle maestre mentre rovistava negli zaini dei bambini, assaggiando con le proprie mani o con le posate dei piccoli il cibo preparato amorevolmente dalle famiglie. Un comportamento giudicato dagli investigatori inaccettabile e irrispettoso della dignità dei minori.

Un ambiente oppressivo, privo di gioco e affetto

Secondo quanto evidenziato dagli inquirenti, le insegnanti avrebbero adottato metodi autoritari e violenti, caratterizzati da urla continue e insulti, che soffocavano il naturale desiderio di gioco dei bambini, privandoli così di una parte essenziale della loro crescita.

L’inchiesta ora prosegue per accertare le responsabilità e valutare eventuali misure cautelari. Quanto emerso rischia di diventare uno dei casi più gravi di maltrattamento in ambito scolastico degli ultimi anni in Italia.

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