Pubblicato il 17 Maggio 2025
Il presidente della Regione attacca il vecchio sistema e promuove la meritocrazia
Noto, 17 maggio. Parla dalla convention di Forza Italia a Noto, nel Siracusano, Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, da dove ha lanciato un duro attacco contro la burocrazia ereditata da un sistema politico superato, che ostacola la crescita e penalizza i meritevoli.
Un sistema bloccato da logiche clientelari
“Esiste un tappo, un freno imposto da una burocrazia che è il prodotto di un passato in cui si faceva carriera solo con il padrino politico, non per merito”, ha dichiarato Schifani. Secondo il governatore, questa eredità pesa ancora oggi: “Ci ritroviamo una classe dirigente che spesso si dimostra inefficiente e priva di iniziativa”.
La battaglia contro la paralisi amministrativa
Il presidente ha sottolineato come, nonostante alcune eccellenze, la macchina amministrativa regionale sia spesso bloccata da una mentalità antiquata, che frena l’azione pubblica e lo sviluppo economico. “Combatto ogni giorno contro una burocrazia che impedisce di spendere risorse e rallenta la crescita della Sicilia”, ha detto.
Segnali di ripresa: Pil e occupazione in crescita
Schifani ha evidenziato i risultati ottenuti negli ultimi due anni:
“Il Pil è cresciuto, la liquidità è aumentata e abbiamo registrato 174mila nuovi posti di lavoro. Siamo tra le regioni che crescono di più”.
Un altro passo avanti è stato lo sblocco delle assunzioni: “Al mio arrivo, non era possibile assumere perché i conti erano in disordine. Ora, grazie a un accordo con il governo nazionale, potremo fare 750 nuove assunzioni”, ha annunciato.
Una nuova classe dirigente basata sul merito
Il presidente ha concluso il suo intervento con una visione per il futuro: “Stiamo formando funzionari competenti, che rappresenteranno la nuova classe dirigente. Ma con un approccio diverso: andrà avanti chi è bravo, non chi è raccomandato”. Immagine di repertorio

