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Scioglieva il viagra nel caffè dei colleghi: il mistero della donna delle pulizie

Pubblicato il 26 Gennaio 2024

Karen Beale, una donna di 62 anni, è accusata di tentato avvelenamento poiché secondo gli impiegati dell’ufficio dove lavorava scioglieva delle pastiglie di viagra nel caffè. La Beale, originaria di Dover, in Inghilterra, ha lavorato come donna delle pulizie per 7 anni alla Envirograf, società che si occupa della produzione di sistemi di sicurezza antincendio, ma come riportato dal The Telegraph lei si è dichiarata innocente nonostante le prove abbastanza schiaccianti contro di lei.

Viagra nel caffè

I fatti risalgono al 2018, quando uno degli impiegati notò una strana sostanza presente nella sua tazza di caffè solubile Nescafè, precisamente dei granelli di colore blu e bianco, avvertendo anche un sapore diverso dal solito.

Per quello strano ritrovamento fu allertata la polizia che, dopo alcune indagini, scoprì che effettivamente in due barattoli di caffè erano presenti ingredienti decisamente anomali, come il Sildenafil, utilizzato per la disfunzione erettile e venduto con il marchio Viagra, e un altro farmaco per il colesterolo alto. “Non quello che ti aspetteresti di avere in un Nescafé” – ha detto il pm Matthew Hodgetts durante il processo.

La scoperta

I dipendenti della ditta, preoccupati per quegli strani ritrovamenti, iniziarono ad analizzare le telecamere di sorveglianza interna dell’ufficio, facendo una scoperta inquietante. In un filmato di 13 minuti si vede la Beale armeggiare con un barattolo del caffè indossando guanti in lattice blu, per poi agitarlo, rimuovere il coperchio e rimetterlo al suo posto su uno scaffale. Secondo Hodgetts: “L’imputata aveva già inserito qualcosa al suo interno, e stava semplicemente controllando che fosse ancora lì”.

In un’altra circostanza la donna è stata sorpresa mentre maneggiava un barattolo del caffè, tirandosi giù la manica della tuta in modo sospetto per non lasciare impronte, secondo l’accusa.

La difesa della donna

Nonostante le prove abbastanza evidenti contro di lei, la donna ha continuato a professare la sua innocenza, come riportato dal Daily Star: “Nel filmato, mi trovo in quella stanza perché mi era stato chiesto di controllare il caffè dal momento che un collega aveva il dubbio che qualcuno del personale notturno lo stesse avvelenando”. Ha poi concluso ribadendo la sua totale estraneità ai fatti: “Io dovevo semplicemente dare un’occhiata e controllare che fosse tutto ok. Sono davvero innocente”.