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Sciopero generale se verrà fermata la Flotilla: Landini avverte, Salvini risponde subito

Pubblicato il 1 Ottobre 2025

Landini: “Un blocco sarebbe un atto di guerra”

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha confermato che i sindacati sono pronti a reagire con forza in caso di fermo, arresto o sequestro della Flotilla diretta verso Gaza. Durante una conferenza stampa alla Camera, Landini ha ribadito che la proclamazione di uno sciopero generale tempestivo è un’opzione concreta.

Il blocco di quelle imbarcazioni – ha spiegato – rappresenterebbe due violazioni gravissime. La prima, un pericolo diretto per l’incolumità di chi si trova a bordo, e un colpo all’ordine costituzionale internazionale sancito dall’Onu e dalla convenzione di Ginevra. La seconda, un vero e proprio atto di guerra contro una missione umanitaria e politica volta a sostenere pace e democrazia. Per questo la legge consente una reazione immediata con la proclamazione dello sciopero”.

Il leader sindacale ha inoltre chiarito che la mobilitazione non sarà isolata: “Ci coordineremo con altre sigle sindacali per costruire una risposta forte e unitaria”.

Salvini: “Non tollereremo il caos”

Alla posizione di Landini ha fatto eco una replica netta del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che sui social ha lanciato un avvertimento.

Non permetteremo che Cgil ed estremisti di sinistra trascinino il Paese nel caos – ha scritto -. Non accetteremo uno sciopero generale improvviso che paralizzi l’Italia. Non lo tollereremo”.

Un confronto ad alta tensione

La partita tra governo e sindacati si gioca dunque su un terreno delicatissimo: da un lato la minaccia di sciopero immediato, dall’altro la ferma opposizione dell’esecutivo. La vicenda della Flotilla rischia di trasformarsi in un nuovo fronte di scontro politico e sociale, con conseguenze che potrebbero avere un forte impatto sul Paese.

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