Pubblicato il 24 Ottobre 2022
“La frustrazione è una delle attenuanti della violenza”.
Così Mario Sconcerti.
A proposito dell’aggressione subita da un tifoso dell’Inter allo stadio Franchi al termine della partita tra la Fiorentina e i nerazzurri, terminata 3 a 4, con una coda di polemiche in particolare per il cartellino rosso non dato a Federico Di Marco, l’ex direttore del Corriere dello Sport domenica sera, nel corso della trasmissione Mediaset Pressing, è arrivato a citare nel suo ragionamento anche il delitto d’onore.

Sconcerti, che è pure tifoso della Fiorentina, ha commentato la rissa del Franchi, condannando alcuni comportamenti, ma parlando anche di “attenuanti” dopo il gol di Mkhitaryan al 95esimo: “Ci sono anche nei processi le cosiddette attenuanti. Siamo tutte delle persone civili, che ogni tanto perdono la testa. Nessuno può dire: ammetto la frustrazione e per questo ammetto la violenza da frustrazione. Ci sono però delle attenuanti: la frustrazione è una di queste”.
#Sconcerti deve esssere rimosso dall’albo dei giornalisti. E con lui, buona parte dei suoi colleghi deve andare in pensione e lasciar spazio a ragazzi giovani che hanno studiato e che sanno come parlare di Calcio nel 2022. È aberrante tutto questo. pic.twitter.com/Xws7T5ljES
— Il Calcio Verticale (@calcioverticale) October 24, 2022
Poi aggiunge: “In Italia si poteva ammazzare ed esisteva il delitto d’onore, se tu ammazzavi la donna che ti aveva tradito. Quindi esistono questo tipo di cose”.
A quel punto interviene il conduttore Massimo Callegari: “Esistevano, adesso per fortuna la situazione è cambiata“. Sconcerti replica stupito: “Ma per carità. Ma lo dobbiamo dire?”. Callegari specifica: “Sì, meglio precisarlo“. Il giornalista – ormai è palpabile l’imbarazzo in studio – riprende il suo ragionamento: “Qui eravamo sul caldo dopo una partita che l’Inter doveva giocare in 10. Non si può accusare di inciviltà e fare noi lezioni di moralità su un avvenimento sportivo discretamente falsato“.
Poco dopo sul punto interviene anche la conduttrice Monica Bertini, che puntualizza: “In nessun modo si deve lasciar passare il concetto che anche un minimo di violenza possa essere giustificata“.
Sconcerti sembra indispettito: “Allora diciamo che sono dei delinquenti, meglio?”. E aggiunge: “Se chiamate me, io difendo casa mia. Voi l’accusate e io la difendo”. A chiudere il dibattito un’altra affermazione discutibile del giornalista Sandro Sabatini: “A San Siro, 4-3 subito all’ultimo minuto, se c’è uno con la maglia della Fiorentina gli succede la stessa cosa”, dice.
Sconcerti, quindi, nuovamente nella bufera dopo le quella provocata di recente per il commento sull’aspetto fisico di Erling Haaland, il giovane fuoriclasse norvegese del Manchester City.
DASPO E DENUNCIA PENALE
Intanto, Daspo di 3 anni per il tifoso della Fiorentina che sabato sera, durante il match con l’Inter allo stadio Franchi, ha aggredito un tifoso nerazzurro. La vicenda ha avuto luogo nel settore di Maratona dove alcuni tifosi interisti, in occasione di uno dei 4 gol realizzati dalla formazione milanese, sarebbero andati ad esultare avvicinandosi al campo in direzione del settore ospiti.
Secondo quanto ricostruito, il destinatario del provvedimento, elaborato dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura, si è immediatamente precipitato su uno dei supporter neroazzurri che stava rientrando al proprio posto, aggredendolo.
Alcuni agenti in borghese della Squadra Mobile di Firenze, impegnati nello specifico servizio di ordine pubblico, sono subito intervenuti frapponendosi tra i due tifosi, per evitare così che la situazione degenerasse. Il 56enne fiorentino si è a questo punto allontanato dal settore, dopo aver però spintonato i poliziotti.
L’uomo è stato prontamente raggiunto e bloccato nei pressi dei cancelli d’ingresso dello stadio dopo un breve inseguimento. Nei suoi confronti al momento è scattata una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.
Alla luce di quanto accaduto, l’autorità di pubblica sicurezza – si legge nel provvedimento – ha ritenuto l’indagato pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica in occasione o a causa di manifestazioni sportive e che la sua presenza, anche quale spettatore, nei luoghi dove si svolgono tali eventi, possa turbare il regolare svolgimento delle gare.
Il tifoso dovrà, quindi, restare lontano dagli stadi italiani e dell’Unione Europea per almeno 3 anni; due ore prima e due ore dopo lo svolgimento degli incontri di calcio, non potrà inoltre accedere ai luoghi intorno allo stadio Artemio Franchi e a quelli dove transitano i tifosi, come stabilito dal questore Maurizio Auriemma.
La violazione del daspo, per il quale è ammesso ricorso, è punita nel nostro ordinamento con la reclusione da uno a tre anni di carcere e con una multa fino a 40.000 euro.
Sono in corso accertamenti della Digos per individuare i protagonisti di un altro episodio – ripreso in parte in un video pubblicato on line da alcuni organi di stampa – relativo verosimilmente ad un’altra analoga vicenda avvenuta sempre nel settore Maratona durante Fiorentina – Inter.

