Pubblicato il 11 Gennaio 2025
Di scontrini pazzi ne abbiamo parlato spesso, anzi per un certo periodo sono diventati uno dei principali argomenti sui social. Dalla pizzeria che si è fatta pagare il cartone per la pizza ai 50 centesimi per il cubetto di ghiaccio nel caffè, sono tantissimi i casi di scontrini pazzi con costi alle stelle e l’ultimo caso viene da Roma, dove un avvocato ha dovuto sborsare la bellezza di 86 euro per due colazioni.
Colazioni salatissime
Un avvocato ha raccontato la sua disavventura all’edizione romana de Il Corriere della Sera, spiegando che voleva offrire una colazione, o meglio un brunch, ad una sua cliente in attesa dell’udienza. Si sono seduti in uno dei bar più famosi e rinomati di Roma e hanno ordinato un panino, una pizzetta, un croissant, un litro d’acqua e un caffè. Un brunch che normalmente non supererebbe la cifra di 10 euro, ma che nel prestigioso e antico locale di Roma è costato la bellezza di 86 euro.
Una cifra astronomica, alla luce di ciò che hanno consumato i due avventori, ma l’avvocato non ha potuto fare altro che mettere mano al portafogli e pagare la salatissima colazione. L’avvocato ha spiegato che il panino con la bresaola è costato 20, i caffè 7 euro l’uno, il croissant salato 16 euro e l’acqua da un litro 16 euro.
Il professionista ha però fatto mea culpa, spiegando che avrebbe prima dovuto leggere i prezzi sui menu, ma almeno ha imparato la lezione, anche se a caro prezzo. Tutto sommato l’ha presa con filosofia, dicendosi soddisfatto di aver mangiato in un famosissimo locale frequentato da grandi del passato come Gabriele D’Annunzio, Gogol, Byron, Leopardi, De Chirico e Goethe. Poi ironicamente, a proposito dello scontrino, ha detto: “Lo metterò in una teca, perché nessun cliente abbia a dire un giorno che non sono generoso”.

