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Valditara

Scuola, Valditara annuncia nuove assunzioni ma restano cattedre scoperte

Pubblicato il 15 Settembre 2025

Riapertura in quasi tutte le Regioni

La campanella è tornata a suonare in gran parte d’Italia, con l’eccezione di Puglia e Calabria, dove le lezioni riprenderanno domani. Ma non tutti gli studenti troveranno in aula un docente di ruolo: il nuovo anno scolastico si apre infatti con la persistente questione delle cattedre vacanti.

Le assunzioni del Ministero

Il Ministero dell’Istruzione ha confermato l’immissione in ruolo di 48.504 insegnanti a tempo indeterminato, distribuiti tra infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado. Lombardia in testa con 11.761 nuove assunzioni, seguita da Veneto con 6.023 e Piemonte con 5.129.
Metà dei nuovi ingressi avviene tramite le graduatorie dei concorsi per titoli ed esami attualmente vigenti, mentre l’altra metà attraverso le graduatorie ad esaurimento.

Il ministro Giuseppe Valditara ha definito il piano “una risposta per ridurre il precariato in modo significativo, puntando su stabilità e continuità didattica”. Tuttavia, secondo il sindacato Flc Cgil, all’appello mancano ancora 4.381 insegnanti, segno che il problema non è del tutto risolto.

Emergenza insegnanti di sostegno

Accanto alle cattedre scoperte, resta aperta la criticità del sostegno agli studenti con disabilità. La Fish denuncia che oltre 66mila docenti di sostegno non sono specializzati, una lacuna grave in un settore così delicato. Ogni anno circa 10mila insegnanti lasciano il sostegno per passare a cattedre curricolari, mentre un terzo dei 246mila docenti di sostegno attivi non possiede una formazione specifica.

Numeri che evidenziano un problema strutturale, non contingente” afferma Vincenzo Falabella, presidente della Federazione, che chiede soluzioni definitive come una classe di concorso dedicata e una maggiore formazione su didattiche inclusive.

Le misure del Ministero

Valditara spiega che non è possibile assumere chi non ha la specializzazione richiesta dalla legge. Per colmare il divario, sono partiti nuovi corsi di formazione con Indire, ente di ricerca e formazione del Ministero, per garantire che più docenti possano ottenere la qualifica necessaria.

Il ministro sottolinea anche un passo avanti nella continuità del docente di sostegno: “Da quest’anno le famiglie, se soddisfatte del rapporto instaurato, possono chiedere la conferma dello stesso insegnante, e nel 41% dei casi il docente è stato riconfermato”.

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