Pubblicato il 8 Novembre 2025
Un uomo disperato si presenta in caserma e confessa le sue intenzioni
«Se non mi arrestate, io ucciderò mia moglie. Sono appena passato sotto casa sua, ma non c’era». Con queste parole un 48enne di Napoli si è presentato alla stazione dei carabinieri di Capodimonte, come riportato dal comando provinciale.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, l’uomo non aveva mai accettato la fine della relazione, terminata nel 2023, anno in cui la coppia – genitori di due figli – si era legalmente separata.
Due anni di persecuzioni e minacce
Dopo la separazione, la situazione era rapidamente degenerata. L’uomo avrebbe iniziato a perseguitare l’ex compagna per oltre due anni, costringendola a modificare le proprie abitudini di vita, gli orari di lavoro e persino i percorsi quotidiani, nel tentativo di evitare di incontrarlo.
Le indagini dei carabinieri hanno rivelato che il 48enne aveva creato numerosi account falsi e indirizzi e-mail per continuare a minacciare di morte la donna, i familiari e perfino i figli, ritenuti “colpevoli” di difendere la madre.
Le ultime violenze e l’arresto
Dalle verifiche effettuate, è emerso che la notte precedente erano già stati richiesti due interventi delle forze dell’ordine sotto casa della vittima, il primo poco prima della mezzanotte e il secondo alle 2 del mattino.
In quelle ore, l’uomo aveva inviato nuovi messaggi minatori al figlio, scrivendo: «La faccio in mille pezzi…». Poco dopo, lo aveva incontrato e aggredito con una stampella.
Questi episodi hanno spinto la donna a presentare una nuova denuncia nel pomeriggio successivo, portando i carabinieri ad agire immediatamente.
La decisione del magistrato
Il 48enne è stato arrestato e, su disposizione del magistrato di turno della Procura di Napoli, trasferito in carcere.
Un epilogo inevitabile dopo anni di stalking, violenze e minacce che avevano reso impossibile la vita della sua ex compagna e della sua famiglia. Fonte: AdnKronos