Pubblicato il 13 Febbraio 2025
Per anni è stata costretta a vivere come un animale in una cantina, che era diventata per lei una cella, vittima del suo carceriere, il compagno 45enne di origini napoletane. Questa è la terribile storia di una donna polacca di 38 anni, costretta ogni giorno a subire ogni tipo di violenze e di umiliazioni. È stato decisivo l’intervento di una vicina di casa, che ha allertato le forze dell’ordine dopo aver assistito alla brutale aggressione del carceriere nei confronti della sua vittima in strada alla periferia di Roma.
L’aggressione per strada
Qualche giorno fa il 45enne ha concesso una sorta di “ora d’aria” alla compagna, che è potuta uscire all’aria aperta per una passeggiata. La donna però avrebbe detto una parola fuori posto, che è stata sufficiente per scatenare la rabbia dell’uomo che ha iniziato a picchiarla selvaggiamente fino a trascinarla per i capelli per strada. Una residente del quartiere dinanzi a quella scena ha cercato di intervenire in difesa della 38enne, ma il 45enne ha minacciato anche lei intimandole di farsi i fatti suoi. La vicina di casa invece ha subito chiamato l’1-1-2, fornendo una descrizione delle due persone e indicando la direzione in cui erano andati.
L’arresto
Poco dopo sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato Tor Carbone che, grazie alle descrizioni fornite dalla testimone, sono risaliti all’abitazione dove l’uomo vive con la madre. L’uomo, al cospetto dei poliziotti, ha provato a minimizzare l’accaduto, ma la donna ha fatto il segno internazionale delle 4 dita, un modo silenzioso per chiedere aiuto.
Gli agenti non hanno avuto più dubbi e sono intervenuti, così la donna ha mostrato loro la cantina che si era trasformata in una cella dove c’erano un materasso matrimoniale, una cassettiera, dei secchi con dei vestiti all’interno e un altro secchio utilizzato come wc di fortuna. La donna è stata subito affidata ad un centro antiviolenza, mentre il 45enne è finito in manette con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

