Pubblicato il 6 Maggio 2025
Le immagini del pestaggio fanno il giro del web
Una scena di violenza inaudita si è consumata ieri, domenica 4 maggio, all’esterno dello stadio San Nicola di Bari, durante il match tra Bari e Pisa. Un uomo, colpito ripetutamente con calci e pugni mentre era a terra, è stato aggredito sotto lo sguardo sconvolto del proprio figlio in lacrime. Il drammatico episodio è stato ripreso in un video diffuso sui social, suscitando sdegno e indignazione.
Il bambino piange disperato durante l’aggressione
Nel video diventato virale, si vede chiaramente un tifoso del Bari aggredito da altri sostenitori mentre il figlio assiste impotente alla scena, piangendo disperatamente. Alcuni presenti, rendendosi conto della gravità della situazione, hanno preso in braccio il piccolo e lo hanno portato via, mentre la rissa continuava.
Stando a una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe stato colpito durante la protesta degli ultras biancorossi, i quali avevano abbandonato la curva Nord al 25° del primo tempo per radunarsi all’esterno dello stadio. La violenza sarebbe scoppiata quando il padre ha tentato di rientrare per recuperare lo zainetto del figlio, provocando la reazione brutale di alcuni tifosi.
Decisivo l’intervento della polizia
Solo l’arrivo tempestivo delle forze dell’ordine ha evitato il peggio. Gli agenti sono riusciti a disperdere gli aggressori, mettendo in salvo l’uomo, poi affidato ai sanitari per ricevere le cure necessarie.
Il tifo organizzato si dissocia: “Fatti gravi e inaccettabili”
Dopo il pestaggio, i gruppi organizzati della curva Nord di Bari hanno preso pubblicamente le distanze con un comunicato diffuso sulla pagina dei Seguaci della Nord:
“In merito alla rissa avvenuta all’esterno della Curva Nord, ieri durante la gara Bari-Pisa, teniamo a rimarcare la nostra totale estraneità. Esprimiamo una ferma condanna dell’accaduto, in quanto avvenuto sotto gli occhi di un bambino.”
Un episodio che macchia gravemente l’immagine del calcio e solleva nuovamente il problema della violenza negli stadi, soprattutto quando a farne le spese sono anche dei minori inermi.

